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Decreto Sostegno, Sboarina: «È un inizio. Le coperture sono solo parziali»

Il sindaco di Verona sul decreto del Governo che contiene gli aiuti a chi è in difficoltà a causa del coronavirus: «Bene le proroghe previste, male invece le misure per i musei, che sono indirizzate solamente a quelli statali e non ai civici»

Proroga al 30 settembre per la definizione delle tariffe e del regolamento Tari, parziale ristoro sulla tassa di soggiorno per i Comuni e gratuità del canone unico di occupazione fino al 30 giugno per i plateatici e i mercati. Sono i primi effetti del Decreto Sostegno approvato nei giorni scorsi dal Governo. Un provvedimento contenente le misure a favore di chi è in difficoltà a causa della pandemia. E in difficoltà ci sono anche le amministrazioni comunali e gli enti locali, soprattutto i comuni come Verona, in cui la crisi ha colpito pesantemente alcuni dei settori trainanti dell'economia locale, come il turismo, la cultura e il sistema fieristico.
L'auspicio dell'amministrazione scaligera è che il Decreto Sostegno sia un primo parziale intervento, a cui dovranno necessariamente fare seguito altre misure. E il Comune di Verona chiede anche che si acceleri sui tempi, visto che l'approvazione del decreto era attesa per febbraio.

FONDO DESTINATO AI COMUNI

Tra le misure che interessano il Comune di Verona, il Decreto Sostegno stanzia la somma di 1 miliardo e mezzo (aumentata di 1 miliardo rispetto a quanto ipotizzato in fase di stesura del documento). Tuttavia ci sono ritardi sulla tabella di marcia. Era atteso un acconto di duecento milioni da distribuirsi entro il 28 febbraio, ma il Decreto è stato approvato solo qualche giorno fa. Quanto ai criteri di distribuzione del fondo e all'effettiva dazione, il decreto pone come data ultima la fine di giugno, termine che l'amministrazione confida sia rispettato per non dover sopperire ai mancati introiti con risorse proprie e attuare a caduta una serie di variazioni di bilancio.

PROROGHE

Il decreto prevede una nutrita lista di proroghe. La prima riguarda lo spostamento dell'approvazione del bilancio di previsione a fine aprile anziché al 31 marzo. Una possibilità di cui il Comune non usufruirà, visto che nei mesi scorsi la tabella di marcia è stata rispettata e il documento è pronto per l'approvazione da parte del consiglio comunale.
Prorogato al 30 giugno il canone unico di occupazione del suolo pubblico, cioè plateatici e mercati non pagheranno quindi il primo semestre.
Slitta al 31 dicembre la modalità semplificata per l'occupazione del suolo pubblico, già in vigore dallo scorso anno e che agevola gli esercenti nei passaggi per la richiesta di plateatici.
Rinviato al 30 settembre il termine per l'approvazione delle tariffe e del regolamento della Tari, la tariffa comunale sui rifiuti. Il rinvio consente all'amministrazione di svincolare tale voce dal bilancio e operare successivamente le variazioni necessarie, soprattutto per quanto riguarda le agevolazioni sociali già attuate lo scorso anno e anche per quelle rivolte alle attività economiche. A settembre, dopo l'assestamento di bilancio approvato a luglio, il Comune avrà maggiore contezza di quante risorse dedicare alle diverse agevolazioni.

INDENNITÀ DELLE POLIZIE LOCALI

Il Governo ha stanziato un fondo di oltre 50 milioni di euro per le indennità dovute ai compiti di ordine pubblico, implementati nell'anno dell'emergenza da coronavirus.

TASSA DI SOGGIORNO

Nel documento è stabilito un ristoro parziale. Nel 2019 il Comune ha introitato per tale tassa la somma di oltre 4 milioni; cifra che nel 2020, anno Covid, è crollata a 1 milione di euro, di cui solo il 30 per cento è stato ristorato con contributi statali. Nel 2020 fra contributi governativi e la somma incassata è stato coperto solo il 50% del previsto incasso di oltre 5 milioni di euro.

MUSEI

Il Decreto prevede contributi per i musei statali, mentre quelli di Verona sono musei civici, cioè comunali. Il collasso in cui si trova il settore è dimostrato dai numeri. Nel mese di febbraio 2021, quando la città era in zona gialla, ai musei civici sono stati staccati biglietti di ingresso per 7.500 euro, a fronte di un incasso medio di febbraio degli anni scorsi di 350mila euro.

FEDERICO SBOARINA E FRANCESCA TOFFALI

«È un inizio - ha detto il sindaco Sboarina - Dopo mesi di attesa è senza dubbio un segnale positivo. Tuttavia sono misure che coprono solo parzialmente alcune voci, risorse delle quali non ci possiamo assolutamente accontentare e che, salvo variazioni, ci vedranno anche quest'anno obbligati a mettere mano all'avanzo di amministrazione del 2020 per equilibrare il bilancio comunale anziché per effettuare degli investimenti. Bene le proroghe previste, male invece le misure per i musei, che sono indirizzate solamente a quelli statali e non ai civici come i nostri. Se non ci saranno altri interventi e misure per gli enti locali, anche quest'anno la città rischia di trovarsi in grande difficoltà. Senza contare che per Verona ci sono comparti a dir poco strategici come la Fiera che sono in ginocchio, e che, per costi e indotto non possono essere paragonati alle fiere delle altre città. Per questo settore serve una riflessione specifica e misure ad hoc».
«Ci auguriamo che i prossimi step siano più veloci e rispettosi delle tempistiche prefissate - ha aggiunto l'assessore Toffali - Spiace che siano previste coperture solo parziali e non totali, come ad esempio per l'imposta di soggiorno, di cui ora l'impresa turistica avrebbe necessità per attuare investimenti in vista di programmazione e ripresa. Apprezziamo invece il rinvio della Tari al 30 settembre, perché ci permette di valutare più attentamente il nostro bilancio con l'assestamento di fine luglio e di inserire, nella voce della Tari, puntuali risorse per le agevolazioni sociali. Per le economiche invece auspico che il Governo si accolli l'intera quota variabile delle imprese economiche principalmente colpite dalla pandemia e non rimandi al bilancio comunale queste esenzioni come fatto lo scorso anno».

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