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Zaia: «Tra gli ultimi pazienti Covid ricoverati in Veneto non ci sono vaccinati»

E sul cambiamento di colore della regione, il presidente ha spiegato: «Si esce dalla zona bianca con un tasso di ospedalizzazione superiore al 15% in area non critica o al 10% in terapia intensiva. In entrambi i parametri noi siamo all'1%»

Ieri, 22 luglio, il Governo guidato dal premier Mario Draghi ha annunciato novità sulla gestione dell'emergenza coronavirus: lo stato di emergenza continuerà fino a fine anno, per accedere ad alcuni luoghi sarà necessario il Green Pass ed il cambio della zona di rischio Covid delle regioni avverrà in base al tasso di ospedalizzazione.
All'indomani di questi annunci, il presidente della Regione Luca Zaia ha organizzato un incontro, anche per aggiornare la popolazione sulla situazione relativa al Covid-19 in Veneto. Insieme a Zaia, era presente anche l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

Le prime informazioni comunicate da Zaia sono state quelle contenute nel bollettino delle 8 di questa mattina: «Oggi, in Veneto i positivi al coronavirus sono 8.958 e, di questi, 669 sono stati scoperti nelle ultime 24 ore. In un giorno sono stati eseguiti 38.628 tamponi e i 669 positivi rappresentano l'1,79%. I ricoverati totali per Covid-19 sono 260, che sono così suddivisi: 18 in terapia intensiva e 242 in area non critica. E nelle terapie intensive ci sono anche 347 pazienti non Covid. È innegabile: i contagi stanno crescendo. Dieci giorni fa avevamo 45 contagiati, oggi ne abbiamo 669. Ed il dato che gira è che in una settimana i contagi in Italia sono aumentati del 150%. Questa curva di contagio crescerà ancora, ma ha delle caratteristiche molto particolari: le classi di età in cui si concentra la maggior parte dei contagi vanno dal 1999 al 2004. Sono ragazzi che nella quasi totalità sono asintomatici, quindi solo una piccola parte sviluppa sintomi gravi. E il rischio maggiore è che questi positivi trasmettano il virus agli over 50 non vaccinati. Perché i dati sui ricoveri, al momento, ci dicono che i vaccini sono efficaci: tra ultimi 160 pazienti Covid ricoverati, 144 sono non vaccinati e 16 i vaccinati con una dose. E tra i 16 vaccinati con una dose solo 1 è in terapia intensiva. Comunque tra questi pazienti non ci sono vaccinati con due dosi».
L'altro dato riferito da Zaia sui contagi è che la cosiddetta variante Delta del coronavirus, che ormai è diventata predominante in tutta la regione. Inoltre, l'assessore Lanzarin ha letto anche gli ultimi dati sulla campagna vaccinale anti-Covid, che tra prenotati e vaccinati ha raggiunto il 72,4%. E l'obiettivo posto da Zaia è di salire del 10% tra agosto e settembre e quindi arrivare ad ottobre con una copertura dell'82%. «Vi annuncio, poi, che sono stato contattato dal presidente della Lazio Claudio Lotito e domani vacciniamo tutta la squadra che è in ritiro ad Auronzo di Cadore - ha aggiunto Zaia - È un dovere di ospitalità, ma anche un piacere per noi».

E sugli ultimi provvedimenti del Governo, Zaia ha dichiarato: «Per fortuna è stato tolto peso all'incidenza per il cambio di colore delle regioni, perché lo scenario è cambiato: la percentuale dei ricoverati sul totale dei positivi è di gran lunga diminuita. D'ora in poi si passerà dalla zona bianca alla zona gialla con un'incidenza di casi superiore ai 50 ogni 100mila abitanti e con il superamento di una di queste due soglie: tasso di ospedalizzazione del 15% in area non critica o del 10% in terapia intensiva. Noi al momento siamo all'1% sia in area non critica che in terapia intensiva, quindi non corriamo il rischio di uscire dalla zona bianca».

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