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Zaia: «Per almeno altre due settimane dovremmo rimanere in zona gialla»

Il presidente della Regione ha fornito il primo aggiornamento del nuovo anno, illustrando anche dati sulla variante Omicron del coronavirus che ormai è diventata predominante in Veneto

Questa mattina, 3 gennaio, il presidente della Regione Luca Zaia ha tenuto il primo aggiornamento dell'anno nuovo su Covid-19 in Veneto. Con lui, nella sede della protezione civile di Marghera, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin e la responsabile del servizio prevenzione della Regione Francesca Russo.

Dal bollettino delle 8 di oggi, Zaia ha ricavato questi dati: «I positivi individuati nelle ultime 24 ore sono 6.468. I test effettuati sono stati 49.798, quindi sono risultati positivi il 12,99% dei tamponi. Oggi, in Veneto, sono positivi al coronavirus 111.589 cittadini ed i ricoverati totali per Covid-19 sono 1.516. In area non critica sono ricoverati 1.316 pazienti per Covid, mentre nelle terapie intensive ci sono 200 pazienti per Covid e 267 pazienti non Covid».
Mentre dal report sulla campagna vaccinale, il presidente regionale ha letto queste informazioni: «Le dosi somministrate ieri sono state 33.770, di cui 26.183 dosi addizionali. Il nostro obiettivo è arrivare a fine febbraio con più di 2 milioni di terze dosi inoculate».
Le altre informazioni sulla pandemia fornite da Zaia sono state l'incidenza settimanale dei casi positivi (820,1 casi ogni 100mila abitanti), l'indice Rt (1,19) e l'occupazione ospedaliera dei pazienti Covid in area non critica (19,5%) e in terapia intensiva (18,6%). Ed il suo commento è stato: «Dovremmo riuscire a fare almeno altre due settimane in zona gialla».

E alla luce di un'indagine sulle acque reflue del Veneto, è emerso che ormai la variante Omicron del coronavirus è diventata prevalente. «Siamo in un ambiente Omicron - ha commentato Zaia - Abbiamo capito che come variante è particolare. È molto contagiosa e non è da sottovalutare. Gli asintomatici sono tanti solo perché i contagiati sono tanti. E alcuni di questi contagiati poi ce li ritroviamo in ospedale, soprattutto se non vaccinati. Quindi, il consiglio è sempre quello di usare bene i dispositivi di protezione ed in particolare in presenza di assembramenti. E di affrettarsi a prenotare la terza dose con cui viene confermata l'efficacia del vaccino».

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