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Coronavirus, Flor: «Vaccini arrivati e piano fatto. Siamo pronti a partire»

Con un giorno di ritardo, è arrivato il primo contingente di vaccini anti-Covid in Veneto. Il direttore regionale della sanità: «Da un unico flacone ricaveremo una dose in più»

Dopo l'assenza dovuta ai terremoti di ieri, 29 dicembre, il presidente della Regione Luca Zaia è tornato a tenere l'aggiornamento sulla situazione relativa al Covid-19 in Veneto. Insieme a lui il direttore generale della sanità regionale Luciano Flor e gli assessori Manuela Lanzarin e Gianpaolo Bottacin.

Zaia ha aperto l'incontro con la lettura del bollettino delle 8 di questa mattina, a cui ha aggiunto qualche dato che di solito non viene inserito nel bollettino. «Da qualche giorno stiamo osservando una diminuzione dell'incidenza dei positivi sul numero dei tamponi effettuati - ha dichiarato il presidente regionale - In più, abbiamo realizzato un'elaborazione che ci dice che i sintomatici a domicilio di oggi sono 1.777 e sono il 3,05% di tutti i positivi che attualmente si trovano in isolamento domiciliare».

Il presidente del Veneto ha poi lasciato al direttore Flor il compito di comunicare le novità sui vaccini. «Il maltempo ha ritardato di un giorno l'arrivo del primo contingente di 38mila vaccini, che è arrivato questa mattina a Padova e sarà distribuito nel pomeriggio a tutte le province - ha detto Flor - In più, c'è una buona notizia perché da un singolo flacone di vaccino ricaveremo una dose in più, quindi non cinque ma sei. E la secondo buona notizia è che tutte le aziende sanitarie venete hanno presentato il piano vaccinale. Quindi, siamo in grado di partire da subito. Manterremo l'attenzione sul personale sanitario, partendo da chi è più esposto al rischio. E in parallelo partiremo anche con le vaccinazioni nelle case di riposo».

Sul finire dell'incontro di oggi, poi, l'assessore alla protezione civile Bottacin ha fornito un breve resoconto sui terremoti. «Per quel che riguarda la forte scossa che ha colpito la Croazia, noi ci siamo messi a disposizione sia come protezione civile che come vigili del fuoco - ha detto l'assessore regionale - Al momento ci è stato detto che non è necessaria una missione internazionale e quindi finora abbiamo contribuito fornendo 48 tende per gli sfollati. Quelli che ci sono stati nel Veronese sono stati di intensità inferiore ma si sono sentiti. I due eventi sismici non sono collegati però potrebbe anche essere che uno sia stato l'innesco dell'altro».

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