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Covid, Zaia: «Grazie ai vaccini, focolai ospedalieri si sono dileguati»

Per il presidente del Veneto, l'uscita dall'emergenza coronavirus sarà più rapida se aumenterà la fornitura di dosi di vaccino

Nel suo appuntamento quotidiano con le comunicazioni sull'emergenza coronavirus in Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia oggi, 23 febbraio, è stato affiancato dal direttore generale della sanità veneta Luciano Flor ed in seguito anche dall'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

L'aggiornamento è cominciato, come sempre, dalla lettura del bollettino, integrata con i dati sui tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. I test eseguiti sono stati 37.811 in tutta la regione e quelli che hanno avuto esito positivi sono stati 1.062 (quindi il 2,81%). Ma il dato su cui Zaia si è soffermato di più è stato quello dei ricoveri, che hanno ripreso a salire dopo un calo che durava dall'inizio dell'anno. «Siamo preoccupati da questa risalita che non è da sottovalutare - ha dichiarato Zaia - E penso che sia più indicativo questo dato sui ricoveri dei pazienti Covid rispetto all'indice di trasmissibilità del virus (Rt). Quando i ricoveri tornano ad essere superiori alle dimissioni potrebbe esserci una trend che si sta riaccentuando. Non voglio essere un catastrofista, ma non possiamo abbassare la guardia».

Zaia ha poi confermato che i prossimi saranno giorni di incontri con gli altri presidenti di regione e con il Governo per la stesura del prossimo dpcm, quello del 5 marzo, su cui il presidente del Veneto chiede di fare molta attenzione perché il documento dovrà contenere le regole e quindi anche le limitazioni per il contenimento del virus tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. «La salute deve venire prima di tutto, ma spero che vengano prese in considerazione delle misure di aiuto all'economia - ha detto Zaia - E spero che la filosofia di questo nuovo dpcm metta al centro l'uso dei dispositivi di protezione dei cittadini, piuttosto che un lockdown, perché non ce lo possiamo permettere».

Ma quando usciremo finalmente da questa emergenza? «Più riusciamo a vaccinare e prima ne usciremo - ha detto il governatore regionale - I risultati delle vaccinazioni tra i nostri operatori sanitari ci dicono già che i focolai ospedalieri si sono dileguati. Ora a marzo potremmo avere una fornitura di dosi superiore alle previsioni e non sarebbe male. Ma più in fretta facciamo con le vaccinazione e prima sarà messa in sicurezza la salute dei cittadini».

Il dottor Flor ha poi confermato il fatto che il mese prossimo il Veneto avrà a disposizione molte più dosi di vaccino di quelle avute finora. Mentre sulla possibilità che la Regione possa acquistare in autonomia alcuni lotti di vaccino, possibilità indagata proprio da Luciano Flor, non ci sono novità. Il direttore della sanità sta ancora raccogliendo le informazioni necessarie per poter chiedere l'autorizzazione all'acquisto. «A chi ci ha offerto i vaccini abbiamo chiesto il numero di lotto - ha spiegato Flor - Un offerente non ci ha ancora risposto, mentre un altro si è detto non più in grado di garantire la fornitura».

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