Zaia: «Covid sotto controllo in ospedale grazie ai vaccini, ma la mascherina serve»
Il presidente della Regione non nega l'incremento dei contagi e per questo ha chiesto ai cittadini di avere sempre prudenza
Da Palazzo Balbi, a Venezia, il presidente della Regione Luca Zaia e il suo assessore alla sanità Manuela Lanzarin hanno tenuto questa mattina, 2 novembre, un nuovo aggiornamento sulla situazione del Covid-19 in Veneto.
I primi dati forniti dal presidente Zaia sono stati quelli del bollettino: «In Veneto oggi ci sono 11.003 positivi al coronavirus e sono 336 quelli che sono stati trovati nelle ultime 24 ore. I 336 tamponi positivi dell'ultima giornata rappresentano il 2,13% dei 15.736 tamponi eseguiti. I ricoverati per Covid negli ospedali sono 257, di cui 218 in area non critica e 39 in terapia intensiva. Ed in terapia intensiva ci sono anche 356 pazienti non Covid».
E dopo aver letto il bollettino, il presidente del Veneto ha espresso questo commento: «Se non usiamo la mascherina in occasione di assembramento, aumentiamo la diffusione del contagio. Oggi abbiamo una situazione sotto controllo a livello ospedaliero grazie all'effetto dei vaccini, ma siamo ancora in pandemia perché le infezioni continuano. Gli ospedali tengono, ma i contagi aumentano perché aumentano le occasioni di assembramento. Quindi se non ci mettiamo del nostro per tutelarci e per tutelare la comunità è inevitabile che il contagio si diffonderà sempre più. Mentre noi vogliamo vedere la regressione dell'infezione».
Sui vaccini, Zaia ha dichiarato che la terza dose del siero anti-Covid è già stata somministrata al 70% degli ospiti delle case di riposo che la potevano ricevere. Inoltre, ha augurato buon lavoro a tutti gli operatori che da oggi sono impegnati anche nella somministrazione del vaccino antinfluenzale.
«Siamo arrivati a 110mila terze dosi somministrate - ha aggiunto l'assessore Lanzarin - Stiamo spingendo molto nelle case di riposo, dove purtroppo i contagi crescono. Giovedì scorso avevamo 28 positivi nelle case di riposo, oggi ne abbiamo 98, di cui 64 solo nel cluster di Conselve e 25 in un altro cluster a Vicenza. La maggior parte sono asintomatici o con pochi sintomi e i pochi ricoverati non sono in terapia intensiva».