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Covid-19, Zaia: «Le curve dei contagi e dei ricoveri si sono appiattite»

Il presidente della Regione è convinto che i vaccini siano stati determinanti: «Se non ci fossero stati, con questi dati, sarebbe stata una strage»

Questa mattina, 17 gennaio, il presidente della Regione Luca Zaia ha fatto un nuovo aggiornamento della situazione relativa a Covid-19 in Veneto. Con lui, nella sede della protezione regionale di Marghera, sono intervenuti la dottoressa Francesca Russo, responsabile del servizio di prevenzione della Regione, ed il professor Vincenzo Baldo, del dipartimento di medicina molecolare, sezione di sanità pubblica, dell'università di Padova.

Questi i principali dati letti da Zaia nel bollettino delle 8 di oggi: «Nelle ultime 24 ore abbiamo eseguito 50.302 tamponi e 6.381 sono risultati positivi al coronavirus, quindi la percentuale dei positivi sul totale è del 12,69%. Oggi in Veneto ci sono 256.274 cittadini positivi al virus e ci sono 1.971 ricoverati in ospedale per Covid-19. In area non critica i pazienti per Covid sono 1.766 ed in terapia intensiva ci sono 205 pazienti per Covid e 270 pazienti non Covid».
E confrontando i numeri odierni con quelli dei giorni scorsi, il presidente del Veneto ha commentato: «È innegabile che da qualche giorno sembra ci sia una fase di plateau. La curva dei contagi si è raffreddata e si è appiattita, ma non si può sapere se poi s'impennerà di nuovo. Ed anche la curva dei ricoveri in terapia intensiva si è ormai stabilizzata intorno ai 200 pazienti per Covid-19. Questa settimana è dunque cruciale perché ormai i contagi legati alle festività ce li abbiamo alle spalle. Quindi questa settimana potrebbe essere il giro di boa».

Luca Zaia ha poi letto i parametri che vengono monitorati per decidere il passaggio di zona delle regioni. Il Veneto anche per questa settimana è in zona gialla, ma con il rischio di passare in arancione da lunedì prossimo. «Il tasso di occupazione dell'area medica è al 25% - ha dichiarato Zaia - Se sale al 30% andremo in zona arancione perché il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 20%, l'Rt è 1,31 e l'incidenza settimanale è di 2.403 casi su 100mila abitanti».
E sulla campagna vaccinale, l'aggiornamento del presidente regionale è stato: «Anche ieri abbiamo eseguito quasi 39mila vaccinazioni anti-Covid e la copertura vaccinale dei veneti è dell'88,6% e siamo fiduciosi di raggiungere il 90% entro la metà di febbraio. Tra i 5 e gli 11 anni i vaccinati sono quasi uno su tre. Gli open day dei fine settimana funzionano e li continueremo a fare. I vaccini hanno funzionato e se non ci fossero stati, con questi numeri, sarebbe stata una strage».

Zaia ha poi concluso invitando le istituzioni ad un cambio di rotta, vista la situazione attuale: «L'alta mole di asintomatici ci induce a fare riflessioni che prima sarebbe stato impossibile fare - ha detto - Sappiamo tutti del rischio dell'asintomatico contaminatore, ma in alcuni casi l'asintomatico non contagia. Lo studio è in evoluzione. Noi proponiamo che siano considerati positivi al coronavirus solo i sintomatici. Chiediamo un maggior utilizzo dei test fai da te e la possibilità di fare in farmacia i tamponi che stabiliscono la fine dell'isolamento o della quarantena».

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