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Covid-19, Zaia: «La prossima settimana non saremo in zona arancione»

Il presidente della Regione ha anche ha rilanciato la proposta di classificare come caso Covid solo i positivi sintomatici

Il presidente della Regione Luca Zaia ha dato appuntamento per questa mattina, 13 gennaio, nella sede della protezione civile regionale di Marghera, per un nuovo aggiornamento sul Covid-19 in Veneto. Presente, insieme a Zaia, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

Dal bollettino sui contagi e i ricoveri per coronavirus, Zaia ha letto: «Nelle ultime 24 ore abbiamo trovato in Veneto 17.956 nuovi positivi al virus eseguendo 153.357 tamponi. La percentuale dei tamponi positivi è dunque stata dell'11,71%. Oggi in Veneto, il numero dei positivi è di 224.145. I ricoverati negli ospedali veneti per Covid-19 sono 1.808, di cui 1.602 in area non critica e 206 in terapia intensiva. Ed in terapia intensiva ci sono anche 273 pazienti non Covid».

Il presidente del Veneto ha poi evidenziato che i dati stanno peggiorando, ma che la regione resterà in zona gialla anche la prossima settimana. «L'indice Rt è 1,34 - ha illustrato Zaia - L'occupazione delle terapie intensive è arrivata al 20% e quella dell'area medica è al 25%. L'incidenza settimanale è 2.238,8 casi positivi ogni 100mila abitanti. La prossima settimana non saremo in zona arancione, ma il passaggio di zona scatterà se arriveremo al 30% di occupazione in area medica. E con questo andamento, rischiamo di arrivarci in una settimana».

Zaia ha inoltre fornito i dati sull'ultimo campionamento fatto per stimare la presenza della variante Omicron fra i contagiati. «Attualmente, il 65,9% dei sequenziamenti ha mostrato la presenza della variante Omicron. Probabilmente nel giro di 10 giorni i nuovi casi saranno tutti da Omicron, perché è una variante che si diffonde velocemente».

Dopo la lettura delle cifre sulla pandemia, il presidente del Veneto ha rilanciato la proposta di seguire alla lettera la linea guida dell'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) per la classificazione dei casi positivi a Covid-19. Per l'agenzia europea, il malato Covid è colui è risulta positivo al tampone e che presenta sintomi simil-influenzali o difficoltà respiratorie. Questo permetterebbe di escludere dalle statistiche tutti i positivi al coronavirus asintomatici. «Questo ci permetterebbe di dare risposte ai cittadini, anche solo sul fronte dei tamponi», ha commentato Zaia.

E sulle vaccinazioni anti-Covid, Luca Zaia ha chiarito che reputa le somministrazioni dei vaccini direttamente a scuole una soluzione poco pratica. Così ha annunciato che anche nel prossimo fine settimana si ripeterà l'esperienza degli open day in tutti i centri vaccinali, dove le famiglie potranno portare i bimbi da 5 a 11 anni anche senza prenotazione. «La campagna vaccinale procede bene - ha aggiunto Zaia - Manteniamo un ritmo di 50mila somministrazioni al giorno. E le terze dosi stanno funzionando perché in terapia intensiva l'80% dei pazienti Covid è non vaccinato. Se non ci fossero i non vaccinati noi saremmo in zona bianca».

Infine, l'assessore Lanzarin ha fornito alcuni dettagli sul coronavirus nelle scuole.

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