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Covid, Zaia: «Approvato nuovo piano per i tamponi, almeno 30mila al giorno»

Il presidente del Veneto: «Anche se non ci saranno contagiati, le Ulss dovranno andare avanti con i test. E abbiamo inviato a casa l'ultima chiamata per i veneti con più di 60 anni che ancora non si sono vaccinati»

Saranno più sporadici, ma continueranno gli appuntamenti del presidente della Regione Luca Zaia per aggiornare i cittadini sull'emergenza coronavirus in Veneto. E questa mattina, 23 giugno, insieme a Zaia, nella sede della protezione civile regionale di Marghera, erano presenti anche l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin e la dottoressa Francesca Russo, dirigente del servizio igiene e prevenzione della Regione.

La prima comunicazione di oggi è stata la lettura dei due bollettini: quello sui contagiati e i ricoverati per Covid e quello dei vaccini contro il coronavirus. «Nelle ultime 24 ore abbiamo individuato 49 cittadini positivi al coronavirus eseguendo 23.298 test. La prevalenza giornaliera dei tamponi positivi è quindi dello 0,21% - ha illustrato Zaia - Negli ospedali, i ricoverati per Covid-19 sono scesi a 304, di cui 272 in area non critica e 32 in terapia intensiva. E nelle terapie intensive ci sono anche 350 pazienti non Covid. Infine, ieri abbiamo somministrato 43.243 dosi di vaccino anti-Covid».

Luca Zaia ha poi commentato l'ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza che fa cadere da lunedì prossimo il divieto di indossare la mascherina all'aperto. «La mascherina la useremo quando serve - ha spiegato il governatore del Veneto - E la mascherina serve quando non è possibile rispettare il distanziamento dalle altre persone. È una lenta dismissione, perché la mascherina non la dovremo portare a vita».

Zaia ha, inoltre, annunciato un nuovo piano per continuare ad eseguire tamponi anche in un momento in cui il virus è sempre meno presente: «Noi non abbassiamo la guardia e non lo devono fare neanche i cittadini, dobbiamo essere prudenti - ha detto - Proprio ieri abbiamo approvato in giunta, un feroce piano di tamponi. Ogni giorno dovranno essere fatti 30mila tamponi. Per ogni Ulss è stato individuato un obiettivo da raggiungere quotidianamente e abbiamo pensato anche ad un premio per chi ne farà di più. Le Ulss potranno andare dove vogliono, in spiaggia o nelle aziende, nelle sagre o nei supermercati, ma a fine giornata dovranno aver eseguito un quantitativo di tamponi che comunque deve essere fatto, anche se non ci sono malati Covid. E parallelamente abbiamo potenziato il sequenziamento dei test».

Infine, è stata inoltrata l'ultima chiamata per tutti i veneti con più di 60 anni che non si sono ancora vaccinati contro il Covid. «Abbiamo inviato una comunicazione a casa a quasi 200mila cittadini - ha detto Zaia - Un trattamento personalizzato per chi ancora non si è fatto vivo. Dopo di che, noi non sappiamo più cosa fare».

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