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Coronavirus, Zaia: «Approfondiamo offerte formali per l'acquisto di vaccini»

Il presidente del Veneto: «Al momento abbiamo l'obbligo della riservatezza e non vogliamo illudere i cittadini. Ma ci sono realtà che ci propongono vaccini»

Anche oggi, 10 febbraio, il presidente della Regione Luca Zaia ha tenuto un punto informativo sull'emergenza coronavirus in Veneto. Con Zaia, anche l'assessore regione della sanità Manuela Lanzarin ed il dottor Paolo Rosi, il quale coordina le terapie intensive degli ospedali regionali.

Leggendo i dati del bollettino delle 8 di questa mattina, il governatore ha mostrato la solita bassa percentuale riguardante l'incidenza dei test positivi sul totale dei test eseguiti nelle ultime 24 ore. Una percentuale che questa mattina è al 2,18%.

Dopo la lettura del bollettino, Luca Zaia ha dichiarato di aver tenuto una riunione con l'assessore Lanzarin e con il direttore generale della sanità veneta Luciano Flor. In questa riunione si è parlato dell'iniziativa della Regione di acquistare autonomamente dei vaccini anti-Covid. «Stiamo andando avanti - ha detto Zaia - Non ci sono misteri, ma abbiamo l'obbligo della riservatezza. Ed è inutile anche illudere i cittadini, facendogli credere che c'è un camion pieno di vaccini. Dobbiamo fare delle verifiche, ma ci sono un paio di interlocuzioni solide ed anche nuove realtà si sono proposte con offerte di vaccini. Offerte che non sono quelle del vaccino russo e di quello cinese, i quali non sono stati approvati dall'Ema. Il dottor Flor ha voluto approfondire l'interlocuzione con un'azienda ed ha chiesto la formulazione di un'offerta scritta. Quindi vedremo che contratto ci arriverà e valuteremo. Di certo, ogni strada perseguibile noi la battiamo, nel rispetto delle procedure e della legalità».

Infine, il dottor Rosi ha tenuto un aggiornamento sui ricoveri dei pazienti Covid in area critica: «Oggi i ricoverati per polmonite da Covid sono 176, di cui 126 ancora positivi e 50 negativizzati. Se contiamo anche i pazienti non Covid, abbiamo circa 470 posti letto di terapia intensiva occupati e circa 140 sono i posti letto liberi. Inoltre, ad oggi, possiamo dire che all'incirca in un anno sono stati curati nelle terapie intensive del Veneto 3.430 pazienti Covid, di cui la metà è over 70. I decessi totali nelle terapie intensive sono stati 1.346, quindi quasi il 40% dei ricoverati, ed i due terzi dei deceduti aveva più di 70 anni. La decenza media in terapia intensiva dei pazienti Covid è di 13 giorni ed in media ogni giorno entrano in terapia intensiva dai sei agli otto pazienti. E se la situazione non cambia, ci aspettiamo che il calo arrivi fino ai 95 o 100 posti letto occupati, non meno. Quindi se non ci sono miglioramenti, continueremo ad avere terapie intensive con almeno 100 pazienti Covid. Il carico di lavoro continuerà dunque ad esserci e non ritorneremo ancora ad una condizione ordinaria. Sarà un carico di lavoro importante per circa 20 giorni e ci auguriamo tutti che non cambi in peggio e quindi non ci sia una ripresa dei contagi e quindi dei ricoveri».

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