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Covid, Zaia: «Zona gialla per un'altra settimana. E il test fai da te funziona»

Il presidente regionale è convinto che venerdì non ci sarà nessun cambiamento sulla classificazione del rischio coronavirus in Veneto. Ed i vaccini anti-Covid finora sono stati somministrati a 190.163 veneti, di cui 76.015 hanno già fatto il richiamo

Dalla sede della protezione civile regionale di Marghera, nuovi aggiornamenti sull'emergenza Covid-19 in Veneto sono stati forniti dalle 12.30 di oggi, 3 febbraio, dal presidente Luca Zaia e dall'assessore alla sanità Manuela Lanzarin e dal responsabile dell'unità organizzativa di prevenzione e sanità pubblica della Regione Veneto Michele Mongillo. In particolare, Zaia ha ospitato Mongillo per offrire uno spaccato sulla distribuzione dei vaccini anti-Covid sul territorio, dato che lui è il tecnico che se ne occupa.

L'aggiornamento di Zaia è cominciato con la lettura del bollettino delle 8, che mostra 621 nuovi positivi al virus trovati nelle ultime 24 ore. Nello stesso arco di tempo, sono stati eseguiti 39.047 test. Quindi l'incidenza è dell'1,61%. «Nonostante i detrattori, la Regione Veneto ha sempre avuto e continua ad avere un'incidenza di gran lunga inferiore alla media nazionale», ha commentato il governatore, il quale ha annunciato che nei prossimi giorni mostrerà anche le curve dei grafici relativi ai ricoveri dei pazienti Covid. Curve definite «inspiegabili» da Zaia perché il loro picco è stato toccato a fine dicembre, un periodo che sembrerebbe troppo ravvicinato all'inizio delle restrizioni decise a livello nazionale per il periodo natalizio. «Non escludo che le limitazioni abbiano agevolato le riduzione e comunque sono state fondamentali, in quanto regole - ha commentato Zaia - Però la nostra curva ha iniziato a calare dopo una settimana di restrizioni, quando di solito passano due settimane prima di vedere gli effetti di queste misure nei ricoveri ospedalieri».

Zaia ha inoltre anticipato che nei prossimi giorni presenterà uno studio sulla diffusione del coronavirus in tutta la popolazione veneta ed un nuovo piano di sanità pubblica relativo alle scuole. «Io spero che già da lunedì prossimo si possa tornare alla modalità dei tamponi in classe nel caso in cui fosse presente uno studente positivo, in modo da mettere in quarantena solo i positivi e non tutti», ha detto il presidente del Veneto.

Venerdì prossimo, poi, è il giorno in cui vengono annunciate le riclassificazioni delle regioni italiane in base al rischio Covid. Da questa settimana, il Veneto è tornato al regime minimo delle restrizioni, quello della zona gialla «e il nostro indice di contagio (Rt) non prevede il passaggio ad altre zone - ha detto Zaia - Quindi immagino che venerdì saremo confermati in zona gialla».

Zaia ha voluto poi ringraziare gli studenti che in questa settimana hanno ripreso con le lezioni in presenza a scuola. Una ripresa che non ha avuto grossi problemi e per questo il presidente ha voluto ringraziare anche i ragazzi, oltre alle aziende di trasporto. «In questa e nelle prossime due settimane, le lezioni in presenza sono al 50% - ha aggiunto - Poi valuteremo con quali modalità andare ad aumentare questa percentuale».

«Aggiungo anche che è stato completato lo studio del dottor Roberto Rigoli sul tampone fai da te per l'auto-diagnosi del Covid-19 - ha riferito Zaia - Le carte ora saranno inviate a Roma per ottenere la validazione. E Rigoli mi ha anticipato che funziona».

Infine, sul fronte dei vaccini, il presidente del Veneto ha ripetuto quanto dichiarato ieri, e cioè che il Veneto si sta muovendo a 360 gradi per reperire anche in maniera autonoma i vaccini contro il coronavirus. Il tema delle vaccinazioni anti-Covid è stato poi affrontato da Michele Mongillo. «I numeri aggiornati alle 12 di oggi ci dicono che abbiamo somministrato 190.163 dosi di vaccini Pfizer e Moderna ed i veneti che hanno completato il ciclo vaccinale e quindi hanno fatto anche il richiamo sono 76.015 - ha illustrato Mongillo - In previsione, che speriamo venga confermata, dovremmo ricevere 52mila nuove dosi la prossima settimana, 50.300 la settimana successiva e 91.380 nuove dosi di vaccini anti-Covid nell'ultima settimana di febbraio. A queste dosi si aggiungono quelle previste del vaccino di AstraZeneca che in tre consegne tra metà febbraio a metà marzo dovrebbero essere circa 260mila».

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