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Covid-19, Zaia: «Siamo in zona gialla ma l'ordinanza sarà rinnovata»

Il presidente del Veneto ha confermato che il provvedimento sarà reiterato e che in alcune province comincia a vedersi un calo dei ricoveri in ospedale. A Verona, però, la curva è ancora ascendente

«Noi siamo ancora in area gialla, ma si scrive giallo e si deve vedere rosso perché noi non siamo usciti da questo casino». Il presidente della Regione Luca Zaia ha ribadito il suo commento sulla classificazione del Veneto in base al rischio Covid. Nulla è cambiato, nel senso che la regione è stata confermata in area gialla e quindi non aumenteranno le limitazioni per cittadini ed attività economiche, ma il presidente regionale non vuole che si abbassi la guardia perché «non è finita - ha aggiunto - e non vorrei che il giallo venga interpretato male dai cittadini. Noi siamo in area grigia, la più brutta che ci sia, dopo potrebbe esserci l'oblio o il raggio di sole. Dobbiamo lavorare per vedere i raggi di sole».

Nell'aggiornamento di questo pomeriggio sull'emergenza Covid in Veneto, Zaia ha dunque rinnovato l'appello ai cittadini a rispettare le regole e ad evitare assembramenti. Domani, poi, scadrà l'ordinanza regionale che aggiunge qualche divieto in più a quelli previsti normalmente per le regioni in fascia gialla, ma il provvedimento sarà sicuramente rinnovato dal presidente, che lunedì lo presenterà con l'aggiunta di qualche aggiustamento. «L'ordinanza non si discute - ha detto Zaia - Sarà reiterata proprio perché non voglio che ci sia il dubbio che questa vicenda è finita. L'ordinanza sarà leggermente modificata. Stiamo, ad esempio, cercando di capire se possiamo agevolare in qualche modo il prestito dei libri nelle biblioteche».

Infine, il presidente Zaia ha confermato che in questi ultimi giorni è arrivato un segnale positivo dai dati sui ricoveri in ospedale dei pazienti Covid. «È solo un segnale, non è ancora un dato consolidato, comunque la curva comincia a puntare verso il basso - ha ribadito il presidente - Le uniche tre realtà in cui la curva è ancora crescente sono Verona, Vicenza e Venezia. Ma se i cittadini non rispetteranno le regole, tutte le curve torneranno a salire. E quindi niente assembramenti, mascherine e igienizzazione delle mani».

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