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Vaccini Covid, Zaia: «Alta adesione negli ospedali e nelle case di riposo»

Il presidente del Veneto ha dichiarato che entro la fine di questo mese dovrebbe concludersi la prima fase di somministrazione, richiami compresi. E Zaia conta di vaccinare tutti i veneti che lo vogliono entro giugno

Nuovo aggiornamento sull'emergenza coronavirus in Veneto tenuto dal presidente regionale Luca Zaia, insieme al suo assessore alla sanità Manuela Lanzarin.

Anche l'incontro di oggi si è aperto con la lettura del bollettino regionale aggiornato alle 8 di questa mattina, a cui Zaia ha aggiunto altri dati, come ad esempio l'incidenza dei positivi trovati sul totale dei tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, salito rispetto a ieri al 5%. Il dato extra-bollettino più importante, però, riguarda i vaccini. La prima somministrazione del siero di Pfizer è stata somministrata a 87.147 veneti e da lunedì cominceranno anche i richiami perché questo farmaco ha bisogno di due somministrazioni a distanza di circa 20 giorni.

Sempre sui vaccini, Zaia ha confermato l'arrivo di 7.800 dosi di vaccini Moderna, che saranno somministrati in contemporanea a quelli di Pfizer ma soltanto a cittadini con più di 80 anni, ovvero coloro maggiormente esposti al rischio di morire nel caso in cui contraessero il virus. «Ovviamente, il vaccino di Moderna lo useremo al di fuori delle case di riposo, dove invece abbiamo già cominciato la somministrazione del vaccino Pfizer - ha spiegato il presidente regionale - E posso dire che la prima fase di somministrazione, quella dedicata agli ospedali e alle case di riposo, potrebbe chiudersi con gli ultimi richiami entro la fine gennaio. Aggiungo anche che l'adesione alla vaccinazione all'interno degli ospedali supera il 90%. Nelle case di riposo è un po' più bassa, intorno all'80%, ma comunque gli anziani ospiti sono quasi tutti vaccinati».

Il tema dei vaccini è stato, inoltre, affrontato dalle Regioni nell'ultimo confronto avuto con il Governo. Confronto in cui si è discusso anche del nuovo dpcm in arrivo. «Abbiamo ottenuto la riduzione al 15 febbraio della chiusura dei confini regionali, inizialmente prevista fino a marzo - ha commentato Zaia - Sui vaccini, abbiamo ascoltato il commissario Arcuri, e abbiamo introdotto l'idea di consegnare meno vaccini a quei territori più lenti nel somministrarli. Nei prossimi giorni dovremmo trovare un modo per codificare questo principio. In più, il 29 gennaio ci sarà la valutazione per il vaccino di AstraZeneca. Se anche questo diventerà disponibile, noi prevediamo di poter vaccinare tutti coloro che lo vorranno entro giugno».

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