«Abbiamo raggiunto il picco dei ricoveri registrato durante la prima ondata dei contagi, perché abbiamo 1.947 ricoverati per coronavirus in area non critica e 227 in terapia intensiva». Lo ha detto Luca Zaia oggi, 13 novembre, leggendo i dati del bollettino delle 8 sull'emergenza Covid in Veneto. Ma il presidente regionale si è soffermato anche sull'alto numero dei dimessi giornalieri. «Le differenze tra la prima e la seconda ondata sono: una macchina sanitaria più efficiente, il rapporto dei positivi sui tamponi eseguiti è inferiore, abbiamo meno pazienti in terapia intensiva ed i pazienti Covid mediamente stanno meno in ospedale». Ed un altro aspetto differente tra l'ondata primaverile e questa autunnale è la diminuzione dei ricoveri per coronavirus degli anziani provenienti dalle case di riposo.
Zaia, poi, è tornato a parlare della sua ordinanza entrata in vigore oggi, facendo alcune precisazioni: «Le parrucchiere e le lavanderie nei centri commerciali restano aperte - ha detto il governatore - Ed anche i negozi di auto restano aperti nei fine settimana se non sono strutture di vendita medie o grandi. Un altro esempio è un cittadino padovano che può andare a Jesolo per un pranzo organizzato o una cena, ma solo per mangiare e non per fare poi una passeggiata sul lungomare. Bisogna fare qualche sacrificio per queste due settimane, altrimenti rischiamo di passare da zona gialla a zona arancione e allora saranno chiusi i confini comunali».
Per altri dubbi sull'ordinanza, la Regione ha già predisposto delle risposte ad alcune faq. Inoltre, ci si può rivolgere anche al numero verde 800-990009 oppure si può scrivere una mail a sala.operativa@ragione.veneto.it.