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Covid-19 in Veneto, Zaia: «Priorità alle case di riposo per i vaccini»

Il presidente regionale ha dichiarato che le prime dosi di vaccino dovrebbero essere a disposizione per l'Epifania

L'incidenza dei veneti positivi al coronavirus sul totale dei test effettuati nelle ultime 24 ore è dell'8,41%. Il dato è stato diffuso oggi, 12 dicembre, dal presidente regionale Luca Zaia insieme alle altre cifre contenute nel bollettino delle 8 di questa mattina. Numeri che Zaia ha commentato così: «Rispetto ai ricoveri di marzo abbiamo più pazienti Covid, i quali però restano in ospedale per un tempo inferiore e quindi abbiamo un buon turn-over di posti letto. Il numero di positivi che ritracciamo è ancora alto, anche se la loro incidenza è bassa perché eseguiamo tanti tamponi. Comunque i positivi sono tanti e se non governiamo il processo in questo periodo natalizio, il processo governerà noi».

E la soluzione proposta dal presidente regionale per non farsi travolgere dagli eventi è quella di rispettare le regole, a partire dal distanziamento sociale e dall'utilizzo delle mascherine. Regole che sono stringenti anche nella zona gialla, zona in cui il Veneto è stato riconfermato. «Ma non è un gioco a premi - ha detto Zaia - Ci sono delle restrizioni chiare, come il coprifuoco dalle 22 e la chiusura di bar e ristoranti dalle 18 e dei centri commerciali nei fine settimana».

Inoltre, riferendosi sempre al numero di positivi, Zaia ha ricordato che la maggior parte di loro è asintomatica. «Sono magari giovani che vivono la presenza del virus in modo diverso rispetto agli anziani che sono più esposti», ha dichiarato il presidente regionale, il quale ha annunciato che la prossima settimana presenterà uno studio sulla mortalità legata al coronavirus. Le vittime di Covid-19, infatti, sono soprattutto over 80 e quindi il rischio maggiore lo corrono gli ospiti delle case di riposo. Per questo il piano sanitario del Veneto prevede test molto frequenti nelle rsa, sia agli anziani che agli operatori. «Dalle ultime notizie che ci arrivano - ha aggiunto Zaia - pare che per l'Epifania dovremmo avere a disposizione il vaccino. E anche a costo di lavorare 24 ore su 24 la prima operazione che faremo sarà quella di vaccinare tutti gli ospiti delle rsa e gli operatori».

Infine, l'altra preoccupazione espressa da Luca Zaia è quella delle prossime ondate, perché finché non sarà debellato il virus continuerà a circolare. «Quindi noi adesso dobbiamo affrontare i prossimi cinque mesi da un punto di partenza che non può essere quella degli attuale 3.200 pazienti Covid in ospedale, perché altrimenti mandiamo al collasso la sanità», ha dichiarato.

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