rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Covid, dati veneti migliorano. «Rt a 0,96 e incidenza settimanale a 160,3»

Li ha anticipati il presidente della Regione Luca Zaia, che però mette in guardia sulla pressione ospedaliera. E seguendo la raccomandazione di Ema, i vaccini AstraZeneca non saranno per ora utilizzati sugli under 60 (a parte i richiami)

Nuovi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto sono stati comunicati questa mattina, 8 aprile, dal presidente della Regione Luca Zaia e dall'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin. Insieme a loro, il dottor Roberto Toniolo, direttore di Azienda Zero, e l'ingegnere Luca Giobelli, responsabile del settore informatica.

Le prime informazioni date da Zaia sono i numeri riguardanti Covid-19 in Veneto. «Nelle ultime 24 ore, 1.241 sono i nuovi positivi trovati attraverso i test - ha detto il presidente regionale - Su 44.878 tamponi effettuati, quelli positivi rappresentano il 2,76%. I posti letto occupati negli ospedali per Covid questa mattina sono 2.268, trenta in meno rispetto a ieri. Nelle terapie intensive ci sono 321 pazienti Covid e 266 non Covid. A questi dati, aggiungiamo che l'indice di trasmissibilità del virus (indice Rt) in Veneto è 0,96 e l'incidenza settimanale è 160,3. Rispetto alla settimana scorsa abbiamo avuto un buon calo, ma qualche preoccupazione ce l'abbiamo. Ad esempio, l'anno scorso avevamo 1 paziente in terapia intensiva ogni 6 pazienti in area non critica, nell'inverno scorso il rapporto è passato a 1 ogni 8, ma adesso questo rapporto è peggiorato e abbiamo 1 paziente in terapia intensiva ogni 5,5 pazienti in area non critica. E attualmente stiamo ricoverando mediamente tra gli 80 e 100 pazienti Covid al giorno. E statisticamente sappiamo che il 15% di questi pazienti finisce in terapia intensiva nel giro di qualche giorno».

L'assessore Lanzarin ha poi letto i dati sulle vaccinazioni anti-Covid. «Ieri abbiamo somministrato 34.681 dosi (27.510 prime dosi e 7.171 richiami). Gli over 80 che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono il 77%».
Sui vaccini, Zaia ha ribadito che ce ne vorrebbero di più ed ha accolto la raccomandazione di Ema di somministrare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca solo a chi ha più di 60 anni. «In questa fase, abbiamo deciso di non somministrare più AstraZeneca ai cittadini sotto i 60 anni - ha detto il presidente del Veneto - L'unica eccezione saranno i richiami, cioè gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca faranno anche il richiamo con AstraZeneca. Bisogna comunque specificare che i vaccini sono sicuri e le reazioni sospette sono un numero infinitesimale rispetto alle milioni di dosi somministrate. Ed è fondamentale sapere che c'è più rischio di morire di Covid che di vaccino. Quindi i cittadini con più di 60 anni saranno vaccinati con AstraZeneca, a meno che non ci sia una prescrizione del medico che indichi l'utilizzo di un altro vaccino. E tutti i cittadini con disabilità o fragilità, a prescindere dall'età, non saranno vaccinati con AstraZeneca».

Video popolari

Covid, dati veneti migliorano. «Rt a 0,96 e incidenza settimanale a 160,3»

VeronaSera è in caricamento