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Coronavirus, Zaia: «Dpcm colpisce attività che hanno rispettato regole»

Il presidente del Veneto ha criticato l'ultimo provvedimento preso dal premier Conte

Aveva già espresso la sua opinione critica nei confronti del nuovo dpcm del premier Giuseppe Conte ed ha approfittato dell'aggiornamento sull'emergenza coronavirus per ribadirla. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha letto i dati del bollettino di questo mattina, 26 ottobre, ma ha anche comunicato il suo parere sulle ultime restrizioni imposte dal Governo, ed entrate in vigore proprio oggi, ed ha anche annunciato un'ordinanza sulle scuole.

Il primo report di questa settimana su Covid-19 in Veneto non segna una rottura con la settimana precedente. Purtroppo i contagi salgono e con essi anche i ricoveri in ospedale. «Il nostro obiettivo è evitare l'emergenza sanitaria - ha detto Zaia - La pressione dei pazienti Covid in ospedale si sentire. E la nostra idea è quella di avere un coordinamento completo a livello di Ulss, con una regia da parte di Azienda Zero, sulla graduale attivazione di nuovi posti letto negli ospedali».

Sul dpcm, Zaia ha ufficialmente chiesto al Governo delle modifiche, perché a suo avviso il provvedimento va a penalizzare delle categorie economiche che si sono adeguate alle linee guida per garantire la sicurezza dei cittadini. «Avrei preferito un provvedimento che insisteva di più nel contenimento degli assembramenti nelle aree pubbliche all'aperto e nell'utilizzo delle mascherine - è l'opinione di Zaia - Non condivido le scelte che riguardano le attività produttive, perché sono ambienti controllati. Se ci fosse stato un dato epidemiologico che ci avesse detto che i responsabili delle nuove infezioni sono le palestre o i ristoranti, sarebbe stato più facile da giustificare un provvedimento come il dpcm. Ma questo dato noi non l'abbiamo mai visto. È una tragedia perché si mette a dura prova il sistema produttivo».

Infine, Zaia ha annunciato l'ordinanza sulle scuole, con la quale s'introduce sostanzialmente, a partire da mercoledì 28 ottobre, la didattica a distanza al 75% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

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