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Coronavirus, Zaia: «La terza dose ci mette in al sicuro dalla variante Omicron»

Il presidente del Veneto ha ottenuto dall'Izsve i risultati di uno studio sulla copertura vaccinale contro la nuova variante. Ed ha lanciato un appello alla popolazione perché i dati peggiorano e spingono la regione verso la zona arancione

Il presidente della Regione Luca Zaia, con il suo assessore alla sanità Manuela Lanzarin, ha tenuto questa mattina, 27 dicembre, un aggiornamento sulla situazione Covid-19 in Veneto. Inoltre, Zaia e Lanzarin hanno ospitato la dottoressa Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Izsve), ed il virologo dell'istituto Francesco Bonfante. I due ospiti dell'incontro hanno esposto i risultati di un lavoro fatto dall'Izsve sulla durata della copertura vaccinale e sull'efficacia dei vaccini, in particolare della terza dose, sulla variante Omicron del coronavirus.

La precedenza però ce l'hanno avuta i dati del bollettino di oggi. «I positivi trovati nelle ultime 24 ore sono 2.816 - ha dichiarato Zaia - Questi tamponi positivi sono l'8,37% dei 33.648 tamponi eseguiti. Oggi in Veneto, i positivi sono 71.761. Ed i ricoverati per Covid-19 sono 1.398, di cui 1.213 in area non critica e 185 in terapia intensiva. I pazienti non Covid in terapia intensiva sono 279».

Sulle vaccinazioni anti-Covid, il presidente della Regione ha detto: «Nel giro di un paio di giorni siamo a 9 milioni di dosi inoculate e abbiamo mantenuto la parola sulla somministrazione delle terze dosi: abbiamo superato il milione e mezzo entro la fine dell'anno. Inoltre, la vaccinazione per i bambini tra i 5 e gli 11 anni è possibile sia su prenotazione che su accesso diretto. In questa fascia di età i vaccinati al momento sono circa 18mila».

Luca Zaia ha diffuso anche i dati validi per la classificazione delle regioni nelle diverse zone di rischio Covid. Dopo aver lasciato la zona bianca, il Veneto è in questa settimana in zona gialla ma si sta avvicinando alla zona arancione. «L'incidenza settimanale è di 610 casi positivi ogni 100mila abitanti - ha affermato Zaia - L'Rt è 1,13. L'occupazione della terapia intensiva è al 17% e l'occupazione dell'area medica è al 18%. Gli unici parametri che ci fanno essere ancora in zona gialla sono l'occupazione dei posti letto in ospedale. Se l'occupazione in area media arriverà al 30% e quella in terapia intensiva arriverà al 20% scatteranno le limitazioni della zona arancione».
Ed il commento del governatore veneto è stato: «Stiamo caricando 50 pazienti al giorno in ospedale, quindi ci dobbiamo mettere in testa di proteggerci. Ancora oggi in terapia intensiva circa l'80% dei pazienti Covid sono non vaccinati. Senza di loro, saremmo in zona bianca. Ed i vaccinati in ospedale o hanno fatto solo una dose di vaccino oppure hanno fatto la seconda dose cinque o sei mesi fa e quindi la copertura vaccinale ha perso efficacia. Se fossimo tutti con la terza dose, non avremmo questi tassi di ricovero. Mentre se fossimo tutti non vaccinati, saremmo chiusi in casa e con tassi di mortalità importanti, perché l'infezione in corso è peggiore di quella dell'anno scorso. E l'indicazione che viene fuori dagli studi fatti dall'Izsve è che la terza dose ci mette in sicurezza».

Le tabelle dell'Izsve

Protezione95 percento_Giornalisti pre e post DELTA-3-2

Protezione95percento_ Giornalisti pre e post OMICRON-3-2

Protezione da malattia grave 95percento_ Giornalisti pre e post OMICRON-3-2

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