Vaccinazione eterologa anti-Covid, Draghi ci mette la faccia e tutto il resto
Il presidente del consiglio ha rivelato che martedì farà il richiamo con un vaccino diverso da quello utilizzato per la prima dose: «Mi è stato consigliato. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola»
Conferenza stampa quasi a sorpresa del presidente del consiglio Mario Draghi ieri, 18 giugno, sulla campagna vaccinale anti-Covid. Insieme al premier erano presenti il ministro della salute Roberto Speranza ed il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Paolo Francesco Figliuolo. Ma il vero protagonista è stato lui, Draghi, che non ci ha messo solo la faccia. Il capo del Governo italiano ci ha messo tutto il corpo per combattere lo scetticismo dei cittadini nei confronti della cosiddetta vaccinazione eterologa, ovvero il completamento del ciclo vaccinale anti-Covid fatto con due vaccini differenti. «L'eterologa funziona, io la farò martedì - ha detto Draghi - Mi è stato consigliato di fare l'eterologa. Funziona per me e funziona per chi ha meno di 70 anni e meno di 60 anni. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola».
La soluzione della vaccinazione eterologa è stata trovata in seguito allo stop imposto alla somministrazione di vaccino Astrazeneca ai cittadini con meno di 60 anni. Uno stop che comunque non è tassativo. «Se uno ha meno di 60 anni e gli è stato proposto di fare l'eterologa ma non vuole - ha spiegato Draghi - questa persona è libera di fare la seconda dose di Astrazeneca purchè abbia il parere del medico e il consenso informato».
Il premier ha poi ribadito il messaggio trasmesso dal commissario Figliolo con una lettera alle Regioni. «Bisogna cercare tutti coloro che non si sono ancora vaccinati, questa è la sfida da vincere».