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Covid, Lanzarin: «Chiuso l'accordo con i medici di base per le vaccinazioni»

Insieme all'assessore regionale, è intervenuto il direttore generale della sanità veneta Luciano Flor: «I ricoveri crescono ad un ritmo da piena epidemia. Se alziamo la nostra capacità vaccinale, in sei mesi completiamo la campagna»

Nuovi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto sono stati comunicati questa mattina, 10 marzo, dall'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, dalla sede di Marghera della protezione civile regionale. Insieme a lei, il direttore generale della sanità veneta Luciano Flor. Non è stato presente, invece, il presidente Luca Zaia, impegnato in una videoconferenza urgente.

Anche senza il governatore, il protocollo di questi appuntamenti è stato rispettato e quindi l'assessore Lanzarin è partita dalla lettura del bollettino delle 8 di questa mattina: «Dalle 8 di ieri, abbiamo eseguito 43.293 test a tampone e 1.561 cittadini sono risultati positivi. L'incidenza dunque è del 3,6%. Attualmente in Veneto, sono noti 30.788 positivi al coronavirus e i contagiati in ospedale sono 1.504. Rispetto al dato di ieri ci sono 48 posti letto in più occupati da pazienti Covid. Ed in questi giorni l'aumento della pressione ospedaliera continua ad essere continuo e graduale».

Dopo la lettura del bollettino, Manuela Lanzarin ha confermato il felice esito dell'incontro da lei avuto ieri con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale. È stato trovato un accordo, che deve solo essere formalizzato, sul coinvolgimento dei medici di base nella campagna vaccinale anti-Covid. «I medici di medicina generale in Veneto sono 3.100 e sono un anello fondamentale - ha dichiarato Lanzarin - Hanno un'esperienza importante data dalla partecipazione alla campagna vaccinale contro l'influenza. E poi conoscono bene i loro assistiti e sono in grado di raggiungerli anche a domicilio. Nell'accordo generale che abbiamo definito, infatti, è prevista la vaccinazione anti-Covid a domicilio operata dal medico di famiglia per i cittadini più fragili, oltre alla vaccinazione negli ambulatori e in strutture messe a disposizione dalle istituzioni».

Sulle vaccinazioni, sono state riferite dall'assessore Lanzarin delle nuove indicazioni sui criteri da seguire per le vaccinazioni. Criteri basati sulle classi di età e sulla copertura di quelle categorie definite "super-fragili". «Noi abbiamo già cominciato con le somministrazioni a malati oncologici, malati di fibrosi cistica e trapiantati, e ne aggiungeremo degli altri», ha dichiarato l'assessore regionale.

Manuela Lanzarin ha ceduto poi il microfono al dottor Flor, che ha commentato in questo modo i dati del bollettino: «Sono due giorni di fila che i nuovi ricoveri sono più di 50 e quando cresciamo di 50 persone al giorno ricoverate vuol dire che siamo in piena epidemia e quindi la nuova ondata è già iniziata. Abbiamo già aperto qualche reparto Covid, nuove rianimazioni e stiamo pensando di riproporre un piano di sanità pubblica che comprenda di nuovo la sospensione di alcune attività ospedaliere. I numeri attuali non richiedono sospensioni, ma l'andamento è in crescita e quindi dobbiamo essere pronti».

Luciano Flor ha confermato che le vaccinazioni stanno, però, funzionando. Infatti, tra le categorie finora vaccinate l'incidenza della malattia è inferiore. «La vaccinazione è la strada maestra - ha aggiunto - Ad oggi, abbiamo somministrato più di 446mila dosi. E fino ad oggi, il nostro piano prevedeva circa 16mila somministrazioni al giorno, ma siamo già in grado di passare a 20mila somministrazioni. Ed in previsione vogliamo arrivare entro fine marzo a vaccinare circa 50mila persone al giorno. Vaccinando tutti i giorni, in alcune sedi anche in orario serale e quindi rafforzando anche la dotazione del personale dedicato alle vaccinazioni. E quindi se da aprile noi riusciamo a mantenere il ritmo di 50mila al giorno, la campagna vaccinale potrebbe concludersi al massimo in sei mesi».

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