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Covid, Lanzarin: «Lenta crescita dei contagi e le varianti preoccupano»

Per l'aggiornamento sull'emergenza coronavirus, l'assessore regionale alla sanità ha sostituito il presidente, impegnato in una riunione con il Governo ed i rappresentanti degli enti locali

Oggi, 2 marzo, il presidente della Regione Luca Zaia non ha tenuto personalmente il quotidiano momento di informazione dei cittadini sull'emergenza Covid-19 in Veneto. All'appuntamento, nella sede di Marghera della protezione civile regionale, si è presentata l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin, la quale ha spiegato che Zaia è rimasto impegnato in una riunione con il Governo insieme ai rappresentanti delle altre Regioni, delle Province e dei Comuni.

L'assessore Lanzarin ha rispettato la ritualità di questi aggiornamenti, cominciando con la lettura del bollettino delle 8 di questa mattina. Nell'arco delle scorse 24 ore, i nuovi positivi scoperti attraverso i test in Veneto sono 1.228, mentre il totale dei tamponi effettuati è di 42.712. Quindi i test positivi sono il 2,87% di tutti i tamponi eseguiti. «E, anche se lenta, c'è una ripresa dei ricoveri in terapia intensiva - ha aggiunto l'assessore regionale alla sanità - Il virus continua a circolare. La risalita di contagi e ricoveri è ancora contenuta, ma ci preoccupa e ci tiene in allerta».

«All'inizio dell'incontro con il Governo - ha poi riferito Lanzarin - è stata fatta una panoramica sulla presenza delle varianti del coronavirus in Italia. La variante inglese ha una circolazione superiore al 50%, quella brasiliana oscilla tra 25% e 30% ed è presente soprattutto nel Centro Italia, più ridotta la presenza della variante sudafricana. Tutte però destano preoccupazione».

Tra gli argomenti discussi nel vertice tra Stato ed Enti Locali c'è la scuola, ma l'assessore Lanzarin non ha potuto fornire novità. «Abbiamo più volte sottolineato le nostre preoccupazioni per alcuni focolai e sentiamo la necessità di avere indicazioni precise dal comitato tecnico-scientifico», ha dichiarato Lanzarin.

E prosegue anche la campagna vaccinale anti-Covid. «Abbiamo chiesto alle Ulss di dare il via dalla prossima settimana al ricongiungimento delle coorti over 80. Noi siamo partiti con i nati nel '39, '40 e '41, però contemporaneamente vogliamo portare avanti anche la vaccinazione dei più anziani. Quindi dalla prossima settimana partiremo anche con gli ultracentenari. Continua la vaccinazione degli operatori scolastici e delle forze dell'ordine e presto cominceremo la somministrazione anche tra i cittadini con patologie particolari (i malati oncologici, i malati di fibrosi cistica e coloro che sono in lista d'attesa o si devono sottoporre a trapianto), i quali saranno vaccinati nei centri di riferimento regionale. E al momento ancora non abbiamo ricevuto indicazioni sulla possibiltà di utilizzare solo una dose di vaccino, senza richiamo, per coloro che sono stati infettati dal coronavirus e sono guariti».

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