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Controlli sugli spostamenti, ztl aperta e mercati nei giorni di festa a Verona

I provvedimenti sono stati discussi dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica del territorio scaligero. Attenzione sulle principali via d'accesso al capoluogo

I provvedimenti che saranno presi a Verona già a partire da domani, 23 dicembre, per affrontare l'emergenza coronavirus durante le festività (e quindi fino al 6 gennaio) sono state discusse dai partecipanti al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina. Gli esiti dell'incontro sono stati riassunti dal sindaco Federico Sboarina, insieme agli assessori Marco Padovani e Luca Zanotto.

I CONTROLLI

I controlli per il rispetto delle limitazioni imposte da Governo e Regione inizieranno già da domani perché sarà l'ultimo giorno di validità dell'ordinanza del presidente del Veneto Luca Zaia, che aggiunge qualche divieto a quelli previsti dal dpcm per le regioni in fascia gialla. In particolare il divieto di varcare i confini comunali dopo le 14. Da giovedì 24 dicembre, invece, scatteranno le misure dell'ultimo decreto legge del Governo Conte, che impone in tutta Italia la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e la zona arancione nei feriali. Quindi, da giovedì a domenica, i negozi saranno chiusi (a parte quelli fondamentali come gli alimentari o le farmacie, ad esempio) e domani sarà l'ultimo giorno utile per poter acquistare qualche regalo. «Per domani abbiamo previsto dei controlli specifici nel centro della città per evitare la formazione di affollamenti», ha spiegato Sboarina.
Mentre dal 24 dicembre, la sorveglienza si concentrerà soprattutto sulle principali strade di accesso al capoluogo, essendo vietati gli spostamenti tra comuni sia nelle giornate di zona rossa sia in quelle di zona arancione. È concesso agli abitanti dei piccoli comuni (quelli con meno di 5mila abitanti) di uscire dal proprio territorio comunale, rimanendo nel raggio di 30 chilometri, ma rimane vietato anche per loro l'accesso al comune capoluogo, quindi a Verona. «Dal 24 dicembre, i controlli si sposteranno sulle principali arterie di penetrazione della città - ha aggiunto il sindaco - Altri tipi di controlli, per il momento, non sono stati predisposti perché nei giorni di zona rossa è tutto chiuso. Mentre i giorni di zona arancione arriveranno dopo Natale e quindi non sono previste problematiche particolari. Resta comunque in vigore la mia ordinanza sui divieti di stazionamento in città. Inoltre, fino al 6 gennaio, la ztl rimane aperta dalle 10 alle 22. E solo i residenti del centro storico potranno parcheggiare liberamente h24 in Piazzetta Pescheria e possono parcheggiare al di fuori della ztl gratuitamente anche negli stalli blu».

I MERCATI

Oltre alla viabilità, il decreto che introduce la zona arancione e la zona rossa cambia le regole anche sui mercati all'aperto. «Nelle giornate arancioni, i mercati si svolgono regolarmente - ha detto Sboarina - Nelle giornate rosse sono ammessi solo i banchetti di generi alimentari e di prodotti florovivaistici, anche in Piazza Bra. Nei giovedì del 24 e 31 dicembre, quindi giornate rosse, si terranno i mercati delle zone: Golosine, Madonna di Campagna e Santa Lucia. Non si terranno, invece, nelle zone di Piazza Isolo e Parona. Nei sabati 26 dicembre e 2 gennaio, sempre giornate rosse, ci sarà il mercato dello Stadio, ma solo nel parcheggio vicino alla palazzina Masprone. Il martedì 5 gennaio, si faranno i mercati del Saval, di Borgo Venezia e di San Massimo, ma non quello di Piazza Corrubbio a San Zeno».

ASPORTO E SANTE MESSE

Infine, durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sono stati chiariti alcuni dubbi per i giorni in cui è in vigore la zona arancione e la zona rossa. «Le consegne a domicilio del cibo sono consentite ad ogni ora del giorno e della notte - ha detto Sboarina - Mentre l'asporto è ammesso solo fino alle 22 e solo nel proprio comune. Lo stesso principio vale anche per le messe e si consiglia di recarsi alla parrocchia più vicina, ma comunque è vietato partecipare alle messe di chiese esterne al proprio comune».

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