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Verona si candida per adunata nazionale degli alpini 2025. «Ce la meritiamo»

L'annuncio è stato dato dalla cittadella allestita in Piazza Bra per le celebrazioni del 149esimo anniversario della fondazione delle truppe alpine

L'inno d'Italia ha accompagnato l'alzabandiera. Le autorità militari e cittadine si sono schierate davanti al monumento a Vittorio Emanuele ed hanno salutato le Penne Nere veronesi che hanno invaso Piazza Bra per un weekend di festa, solidarietà, memoria e partecipazione. Questo è quello che è successo pochi minuti dopo il taglio del nastro della cittadella alpina, allestita in piazza per le celebrazioni del 149esimo anniversario della fondazione delle truppe alpine.
Un taglio del nastro che ha segnato anche l'inizio di un percorso verso un importante traguardo: l'adunata nazionale degli alpini a Verona nel 2025. Dopo aver visto sfumare l'adunata del 2020, ora la sezione veronese punta al 2025: a 35 anni esatti dall’ultima organizzata su suolo scaligero. «Abbiamo opzionato la data e condiviso la decisione con il Terzo Raggruppamento. L'iter è ancora lungo ma ci crediamo fermamente: Verona è una città alpina, ce la meritiamo», ha dichiarato il presidente di Ana Verona Luciano Bertagnoli. La decisione ultima spetterà al consiglio nazionale dell'Ana e non sarà rivelata prima del prossimo anno. Ma intanto il dado è tratto e ora gli alpini veronesi lavoreranno compatti verso l'obiettivo.

cittadella alpina 2021 inno-2

Domani, intanto, il 149esimo anniversario delle truppe alpine entra nel vivo con uno dei momenti più sentiti e partecipati, quello dedicato alla memoria con la cerimonia al sacrario militare alle 9.15. Si terrà la celebrazione degli onori ai caduti e alla tomba del milite ignoto con la deposizione di una corona d’alloro alla presenza delle autorità cittadine militari e civili. Le Penne Nere raggiungeranno poi Piazza Bra dove, dopo gli interventi delle autorità, alle 11 il vescovo di Verona Giuseppe Zenti celebrerà la messa insieme al cappellano sezionale don Rino Massella. Saranno presenti, tra gli altri, i vessilli delle sezioni di Bergamo, Monte Suello, Trento, Vicenza, Valdagno, Bassano, Padova, Asiago, in rappresentanza di oltre 120mila alpini. «Una partecipazione massiccia che non ci aspettavamo ma che ci riempie di orgoglio», ha dichiarato Bertagnoli.

Complice il bel tempo, la piazza ha accolto già da questa mattina tanti visitatori, famiglie, giovani e bambini nella cittadella alpina. E domani si replica, fino alle 18. Ana Verona ha allestito una serie di mostre statiche e un'inedita "trincea multimediale"; una trincea dove i visitatori possono sperimentare dal vivo suoni e rumori della Grande Guerra, aiutati in questo singolare tuffo nel passato dalla presenza dei rievocatori in uniforme storica. In Bra sono state dispiegate tende da ospedale e da truppa dove vengono proiettati filmati storici. È presente il reparto sanitario con tutta la strumentazione originale del '15-'18, insieme al reparto artiglieria da montagna. Immancabili, i gruppi di rievocatori con uniformi storiche e a completare l'allestimento ci sono le aree del museo storico di Lugagnano, il gruppo sportivo e il gruppo filatelico della sezione veronese.
Tra i protagonisti anche il gruppo giovani e il gruppo sportivo con propri stand in cui ci si può cimentare con il tiro a segno laser con le carabine. Tra i banchi anche la vendita della pandora dell'alpino, il dolce i cui proventi servono a finanziare il progetto di ricostruzione della chiesetta di Costabella, sul Baldo.
In piazza presenti poi i nuclei di protezione civile con i nuovi mezzi in dotazione, le unità cinofile con le esercitazioni di ricerca tra le macerie e il nucleo anti incendio boschivo. E ancora, i militari del 4° Reggimento alpini paracadutisti ranger con i mezzi cingolati e una palestra verticale di roccia in cui mettersi alla prova con una scalata vertiginosa.

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