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Autonomia, Zaia si confronta con Bonaccini. «Siamo in attesa di una risposta»

«L'autonomia è all'orizzonte, Draghi batta un colpo», ha detto il presidente della Regione Veneto dopo la riunione con il collega dell'Emilia-Romagna

Oggi, 18 febbraio, nella sede della giunta regionale del Veneto (Palazzo Balbi a Venezia), il presidente della Regione Luca Zaia ha incontrato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Al centro del colloquio, vari argomenti di comune interesse tra cui la richiesta di maggiore autonomia avanzata da entrambe le Regioni al Governo.

«Vediamo l'autonomia all'orizzonte perché siamo alle battute finali di quella che dovrebbe essere una legge-quadro, ma attendiamo dal Governo una risposta - ha dichiarato Zaia - Noi abbiamo presentato le nostre proposte in maniera costruttiva e siamo convinti che il tema dell'autonomia sarà cruciale nelle prossime settimane e quindi il premier Mario Draghi batta un colpo».
Il presidente del Veneto ha poi accennato agli altri temi affrontati con Bonaccini: progetti legati alla valorizzazione del fiume Po, ciclovie e viabilità, ambiente e fiere. «La riunione è stata proficua - ha commentato ancora Zaia - La collaborazione tra Veneto ed Emilia-Romagna cresce ed è sempre più costruttiva ed importante. Al di là delle rispettive appartenenze politiche, cerchiamo sempre di fare il bene dei cittadini. Ed insieme al Friuli Venezia Giulia, noi e l'Emilia-Romagna vogliamo continuare ad investire sulla costa adriatica per presentarci sempre meglio a livello internazionale».

Scarica qui il documento sull'asse strategico tra Veneto ed Emilia-Romagna

«Sull'autonomia, abbiamo lavorato con la ministra Mariastella Gelmini per partire - ha aggiunto Bonaccini nel suo intervento - Il tema non è avere più soldi, ma avere capacità di programmazione e sburocratizzazione. Ci attendiamo, quindi, dal Governo una convocazione al più presto. Ci sono poi materie e progetti che Veneto ed Emilia-Romagna condividono per ragioni geografiche e abbiamo già ricevuto 55 milioni di euro dal Pnrr per il Parco del Delta del Po. Si tratta di progetti che sono già stati vagliati e che saranno gestiti dai due parchi regionali e dai 18 Comuni interessati. Entro la fine di quest'anno si potrebbe già partire con dei lavori da completare entro il 2026 per la valorizzazione turistica, culturale e ambientale di questo patrimonio straordinario. Ci sono poi altri progetti per l'asta del Po e noi vogliamo dimostrare che c'è chi è pronto a cogliere questa occasione irripetibile del Pnrr. Sulla viabilità abbiamo affrontato il tema della A22 per la terza corsia da Campogalliano a Verona. E sulle spiagge, le gare per le concessioni balneari si devono fare ma devono essere premiate la professionalità e gli investimenti di chi ha fatto diventare le nostre spiagge un luogo che attira milioni di turisti da tutto il mondo».

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