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Anniversario della Polizia, nell'ultimo anno a Verona reati in calo ma non tutti

Il questore Ivana Petricca: «Gli unici reati in controtendenza sono le truffe e i delitti informatici. Un rialzo più contenuto ha interessato le violenze sessuali, che hanno fatto registrare nel territorio provinciale una crescita dell'8%»

Le misure restrittive disposte a livello nazionale per contenere il coronavirus hanno imposto, anche quest'anno, una sobria celebrazione dell'anniversario della Polizia di Stato, che si celebra oggi, 10 aprile. La cerimonia si è svolta con la sola deposizione, nel piazzale antistante la questura, di una corona d'alloro a nome del questore della Provincia di Verona Ivana Petricca, la quale ha onorato i poliziotti caduti in servizio e riservato ai loro familiari un affettuoso pensiero, insieme al prefetto Donato Cafagna.
«Nonostante le circostanze - ha sottolineato il questore - la celebrazione della ricorrenza rimane un importante momento per valorizzare l'impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che, quotidianamente, con spirito di sacrificio, operano sulle strade del nostro territorio, a servizio dei cittadini. E a riprova di tutto questo devono essere ricordati con orgoglio i numerosi premi attribuiti agli appartenenti alla Polizia che si sono particolarmente distinti in attività di polizia giudiziaria, di soccorso e di ordine pubblico nella città di Verona».
Quest’anno, sono stati 49 i riconoscimenti assegnati dal dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno. Tra questi, il questore ha voluto sottolineare l'importanza della "Promozione per Merito Straordinario" attribuita al recentemente scomparso commissario capo Andrea Rasi, di cui Ivana Petricca ha personalmente incontrato la moglie e i due figli. A loro ha comunicato l'attribuzione di questo prestigioso conferimento.

L'ATTIVITÀ SVOLTA DALLA POLIZIA DI VERONA DALL'1 APRILE 2020 AL 31 MARZO 2021

«La ricorrenza della Festa della Polizia - ha precisato la dottoressa Petricca - rappresenta anche il momento privilegiato per fare un bilancio del lavoro svolto. Guardando all'anno appena trascorso, i dati raccolti ci suggeriscono una generale flessione del numero dei reati commessi. Le temporanee limitazioni alla libera circolazione dei cittadini imposte dalla diffusione pandemica hanno, infatti, contribuito a fa registrare una significativa riduzione di tutte le fattispecie delittuose denunciate nella provincia scaligera. Gli unici reati in controtendenza sono stati le truffe e le frodi informatiche e i delitti informatici in genere che hanno fatto rilevare incrementi percentuali piuttosto significativi, favoriti certamente dal contesto attuale, caratterizzato da un cambiamento degli stili di vita e da una prolungata permanenza in casa. Un rialzo più contenuto ha interessato, altresì, le violenze sessuali che hanno fatto registrare, nel territorio provinciale, una crescita dell’8%. A fronte di una diminuzione dei reati commessi, spicca, però, un dato importante: il numero di chiamate pervenute al 113, quasi triplicato rispetto allo scorso anno, a riprova della fiducia che il cittadino ripone nella Polizia di Stato, punto di riferimento costante in caso di pericolo, ma anche sostegno diretto in questo momento di incertezza causato dall’emergenza sanitaria».

L'ATTIVITÀ SVOLTA DALLA POLIZIA DI STATO IN TUTTA ITALIA DAL MARZO 2020 AL MARZO 2021

«Oggi non dobbiamo, però, limitarci a guardare solo l'attività dell'anno appena trascorso, ma dobbiamo volgere lo sguardo molto più indietro ed apprezzare la lunga storia di questa istituzione che, nel corso dei 169 anni dalla sua fondazione, ha saputo rinnovarsi, dimostrandosi, di volta in volta, idonea a far fronte alle emergenti esigenze della collettività», ha aggiunto il questore Petricca, ricordando il 40esimo anniversario della legge che ha riformato la polizia dal 1981.
Smilitarizzazione, sindacalizzazione, parificazione del ruolo delle donne, sono solo alcuni dei tanti aspetti rivoluzionari introdotti. L'azione dei promotori, infatti, non si è esaurita nella ridefinizione delle singole istanze emergenti, ma si è sviluppata ben oltre, andando a toccare la struttura dell'amministrazione nel suo complesso. Si tratta, infatti, del provvedimento normativo cui va attribuito il merito di aver ridisegnato l'intera amministrazione della pubblica sicurezza, rifondando di fatto la Polizia di Stato. Tra i più importanti traguardi, quello di aver maturato, accanto ad un'identità istituzionale, un'identità comune o plurale fondata sulla missione univoca che è garantire l’esercizio dei diritti di libertà proclamati dalla Costituzione. Con questo spirito, tutte le articolazioni, dal centro al territorio, si sono unite negli intenti ed hanno avviato un comune percorso per poter rispondere alle istanze di sicurezza della società nel suo complesso.

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