ANA si prepara all'Adunata nazionale di Rimini: il sogno è di ospitarla presto a Verona
«Finalmente possiamo tornare a riunirci, a sfilare insieme ribadendo così i nostri valori identitari, la storia e l’attenzione alla collettività: è una gioia. Parteciperemo in massa da Verona, saranno presenti anche moltissimi amministratori», ha anticipato Luciano Bertagnoli
Si è riunito sabato mattina negli spazi della Biblioteca Capitolare, a fianco del Duomo, il consiglio nazionale dell’ANA. Una tappa importante che anticipa la grande mobilitazione a cui gli alpini di tutta Italia si stanno preparando, in vista della 93° Adunata Nazionale che si terrà a Rimini, dal 5 all’8 maggio.
Dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza pandemica, ora l’appuntamento annuale più atteso dall’associazione d’armi può finalmente tornare. E Verona si sta preparando. Sono oltre 5mila le Penne Nere che partiranno da città e provincia per raggiungere, nota inedita, il mare emiliano. Con loro, anche molti sindaci e amministratori del Veronese, alcuni dei quali si sono già organizzati per raggiungere Rimini in bicicletta. «Finalmente possiamo tornare a riunirci, a sfilare insieme ribadendo così i nostri valori identitari, la storia e l’attenzione alla collettività: è una gioia. Parteciperemo in massa da Verona, saranno presenti anche moltissimi amministratori», ha anticipato il presidente dell’ANA Verona Luciano Bertagnoli.
Prima del consiglio, alle 8.30, Il presidente dell’ANA Sebastiano Favero, i consiglieri nazionali insieme a Bertagnoli, al vicepresidente dell’ANA Verona Maurizio Trevisan e a una numerosa delegazione dell’ANA Verona, sono stati ricevuti, di buon mattino, in sala Arazzi dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore alla Protezione Civile Marco Padovani per un saluto istituzionale. «In questi due anni, prima con l’emergenza Coronavirus e ora con la guerra in Ucraina, abbiamo lavorato in stretto contatto con i nostri alpini a cui va il ringraziamento mio e di tutta la città. Siete un presidio anche sociale capillarizzato e fondamentale per il nostro territorio», ha commentato Sboarina. Con l’occasione, Sboarina e Padovani hanno rinnovato a presidente e consiglio nazionali la volontà di ospitare a breve l’Adunata a Verona. «Dichiariamo ufficialmente che siamo più che a favore e che, anzi, aspettiamo con trepidazione il momento in cui finalmente potremo ospitare qui l’Adunata», hanno aggiunto i due.
Il gruppo si è poi spostato in piazza Bra per la deposizione della corona davanti alla targa bronzea affissa sulle Mura al fianco del Palazzo della Gran Guardia e dedicato “Alle aquile del VI Alpini”, che commemora i molti caduti veronesi e il loro sacrificio estremo.
Quanto ai lavori della commissione sul futuro associativo, presentati nei giorni scorsi a una delegazione dell’ANA e ribaditi sabato (che propongono sostanzialmente una modifica dello statuto per dare agli amici degli Alpini pari diritti degli alpini in congedo) il presidente Favero per ora non si sbilancia: «Stiamo accogliendo le diverse istanze che arrivano dalle sezioni. Il prossimo autunno faremo sintesi e prenderemo una decisione».