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Martedì, 23 Aprile 2024
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West Nile, 4 casi accertati: ecco come prevenire le punture della zanzara "culex"

Oltre ai casi accertati della malattia neuroinvasiva, in Veneto altri 2 sono ancora da confermare, poi sono state registrate 4 febbri e 3 positività asintomatiche in donatori di sangue

In queste ultime settimane in Veneto si è registrato un aumento dei casi di infezione da virus west nile, causato dalla puntura della zanzara “culex”, di cui 4 casi confermati di malattia neuroinvasiva e 2 ancora da confermare, 4 febbri e 3 positività asintomatiche in donatori di sangue.

Il dato è contenuto in una relazione inviata all’assessore alla sanità Luca Coletto dai tecnici della direzione regionale prevenzione.

“La situazione – precisa Coletto – è sotto controllo e non si discosta molto da quelle registrate negli anni scorsi, da quando questo problema è apparso. Tutte le Ulss coinvolte stanno effettuando gli interventi di disinfestazione necessari, in collaborazione con i Comuni e le strutture sanitarie venete hanno tutte le caratteristiche per fronteggiare e curare i casi che si presentano”.

In Veneto la lotta alla zanzara “culex” inizia in primavera, con interventi di disinfestazione ordinaria e programmata da parte dei Comuni in collaborazione con le Ullss di riferimento. Gli interventi si protraggono per tutta la stagione estiva e ad essi si aggiungono azioni di disinfestazione straordinaria in presenza di casi umani o di elevato tasso di infezione del virus rilevata nelle zanzare, che vengono catturate in continuazione ed esaminate dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. La sorveglianza clinica inizia il 30 giugno e si conclude il 30 novembre, seguendo le indicazioni ministeriali.

“La Regione Veneto – ricorda Coletto – ha poi avviato un sistema di sorveglianza, unico in Italia, sulle febbri estive con l’obiettivo di individuare il maggior numero di casi possibile e aumentare così le misure di prevenzione delle malattie trasmesse da vettori sia autoctone che da importazione”. Misure di sorveglianza attiva sono in atto anche sui donatori di sangue, che potrebbero essere portatori asintomatici.

La direzione regionale prevenzione ricorda, peraltro, che la misura di prevenzione più incisiva rimane la protezione individuale dalle punture e raccomanda alcuni comportamenti:

  • indossare preferibilmente pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto;
  • evitare l’uso di abiti scuri, profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare;
  • applicare lozioni repellenti sulle parti del corpo scoperte per tenere lontane le zanzare;
  • gli insetto-repellenti non devono essere polverizzati sul viso, né applicati sugli occhi, le labbra e le zone delicate;
  • svuotare frequentemente i sottovasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante.
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