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Un progetto europeo sulla sicurezza stradale coinvolge Verona

L'iniziativa si chiama Compass4D, verrà sperimentata in 31 città europee e si pone come obiettivo anche l’incremento dell’efficienza nei trasporti pubblici e la riduzione del livello di congestione del traffico urbano

Anche Verona, insieme ad altre 31 città di 10 diversi Paesi europei, partecipa al nuovo progetto Compass4D, che prende avvio oggi dalla città spagnola di Vigo e che ha come obiettivo l’incremento della sicurezza stradale e dell’efficienza nei trasporti pubblici e la riduzione del livello di congestione del traffico urbano.

​UTENTI E SERVIZI - Gli utenti finali del progetto Compass4D, che è finanziato dall’Unione europea, sono conducenti di autobus, di veicoli di emergenza, di taxi e di auto private, che attraverso l’uso di nuovi supporti informatici potranno ricevere informazioni utili a rendere la guida più sicura e, nel contempo, più efficiente. Uno dei Servizi di Trasporto Intelligenti promossi da Compass4D è un Avviso di Prossima Collisione (FCW- Forward Collision Warning), che supporterà il conducente attraverso un dispositivo audio/video di notifica, interno al veicolo, quando il guidatore si avvicina ad una situazione di pericolo, ad esempio code di traffico in un luogo pericoloso. I test di guida in situazioni reali coinvolgeranno quasi 600 utenti e circa 350 veicoli in 7 città europee: oltre a Verona, aderiscono alla sperimentazione anche Bordeaux, Copenhagen, Eindhoven-Helmond, Newcastle, Thessaloniki e Vigo. In particolare Verona utilizzerà i servizi di Compass4D lungo il percorso già utilizzato in occasione del test sulla centralizzazione semaforica (direttrice est-ovest): da San Michele fino a Porta Vescovo, proseguendo per Porta Nuova fino a via Pancaldo; il test coinvolgerà per un anno 20 veicoli, tra auto di servizio comunale e altri mezzi pubblici.

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