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Oli esausti: la raccolta ricomincia da Amia e Acque Veronesi

Promossa ancora una volta la raccolta di residui di olio, un fattore altamente inquinante, soprattutto per l'acqua, quando non viene trattato nel giusto modo o disperso nell'ambiente

Residui della frittura dell'olio, oli di conservazione di alimenti e vari grassi di cottura costituiscono tutti un rifiuto estremamente inquinante, che richiede di essere raccolto separatamente e trattato in modo particolare. Questi scarti, infatti, non devono essere assolutamente gettati nelle acque superficiali o sotterranee, e nemmeno dispersi nell'ambiente.

GLI EFFETTI - Solo per avere un'idea degli effetti che questo rifiuto può avere, pensiamo che 1 chilogrammo d'olio è in grado di inquinare una superficie d'acqua pari a 1000 metri quadrati, ed di alterare in maniera eccessiva il gusto di oltre un milione di litri d'acqua. Per non parlare dei danni che produce a tubature e impianti domestici, condotte fognarie sistemi di depurazione. Ma non è tutto, l'olio versato nel sottosuolo, produce uno strato che impedisce alle piante di assorbire delle sostanze nutritive, oltre a produrre seri danni ambientali nel caso raggiunga una falda acquifera.

LA RACCOLTA - A fronte di queste considerazioni, AMIA Verona Spa e Acque Veronesi rinnovano il loro impegno nella raccolta degli oli esausti: “Insieme per migliorare la qualità della vita dei cittadini veronesi”. Le due aziende, infatti, intendono promuovere nuovamente la raccolta degli oli esausti che AMIA ritira gratuitamente presso: Il mezzo aziendale predisposto al servizio, l’Ecomobile di AMIA, presente nelle diverse frazioni cittadine e nei mercati rionali di quartiere; e presso l’Ecocentro di Via Bartolomeo Avesani, (zona Basso Acquar).

ANDREA MIGLIORANZI - “Si, perché se il desiderio è sempre quello, far capire ai cittadini l’importanza di attuare comportamenti legati alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente – spiega il Presidente di AMIA, Andrea Miglioranzi – la volontà è sempre più forte! Ecco quindi che, Amia Verona ed Acque Veronesi da sempre molto attente agli aspetti ambientali legati a qualunque progetto sorto nel proprio territorio e, soprattutto, da sempre pronte a promuovere iniziativa di rilievo, rinnovano il loro impegno e la loro collaborazione rilanciando l’iniziativa di raccolta degli oli esausti. L’ecomobile, come gli stessi ecocentri, si sono dimostrati essere punti nevralgici per i cittadini. La richiesta e l’utilizzo di questi servizi – conclude Miglioranzi - è in continuo aumento e proprio per questo cerchiamo di migliorarne le modalità di utilizzo e di accessibilità, con iniziative di questo tipo”.

MASSIMO MARIOTTI - “Acque Veronesi ha aderito a questa iniziativa - dichiara il Presidente di Acque Veronesi, Massimo Mariotti - perché in questo modo è possibile togliere degli elementi inquinanti dalla rete depurativa. Grazie alla raccolta dell’olio, che comunque è un rifiuto liquido e non dovrebbe finire nelle fognature, è infatti possibile migliorare l’efficienza dei depuratori. Si tratta quindi – conclude Mariotti – di un passo in avanti della politica di tutela ambientale che costituisce un elemento di fondamentale importanza per Acque Veronesi”.

RACCOLTA DIFFERENZIATA - L'esigenza di raccogliere gli oli alimentari, oltre a nascere dalla necessità di incrementare la raccolta differenziata, permette anche di consentire il rispetto delle norme che vietano lo sversamento di tale materiale nella fognatura pubblica, con conseguente riduzione dei costi di depurazione ed un maggiore rispetto ambientale. Molto spesso si è tentati a ricorrere allo sversamento degli oli nei lavandini quindi nella fognatura. Tale pratica aggrava significativamente il carico in arrivo al depuratore e compromette gravemente la funzionalità delle fosse biologiche ancora in uso in alcune abitazioni. Raccogliendo l’olio prodotto in cucina, oltre ad evitare aggravi nel ciclo di lavoro del depuratore e quindi la qualità delle acque da trattare, si consente un utile recupero di materia, attraverso la produzione di mangimi e farine ad uso animale. Il beneficio è quindi nel contempo ambientale, per il minor impatto creato all’ambiente idrico; economico, per la riduzione dei carichi da trattare all’impianto di depurazione e per il recupero di materiali destinati al riutilizzo. Con il recupero dell’olio, oltre ad evitare forme di inquinamento idrico, si otterrà una maggiore attenzione e una migliore coscienza ambientale da parte della collettività con migliori risultati quantitativi e qualitativi di tutta la raccolta differenziata.

AMIA ricorda che sono a disposizione, di quanti ne facciano richiesta presso gli uffici Urp di AMIA, taniche da 36 litri, per la raccolta degli oli alimentari.

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