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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Un libro per la befana: "Sweet Jane"

Dallo scrittore veronese Paolo Perlini, un libro strenna da infilare tra i dolci della calza. Gradevole, garbato, della nostra terra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

“Sweet Jane” è il romanzo che conclude la trilogia di formazione dello scrittore veronese Paolo Perlini, Catartica Edizioni, collana In Quiete, di recente presentato alla Fiera “Più Libri più Liberi” di Roma, ideale strenna da infilare tra i dolci nella calza della Befana. Un libro per tutti, scritto con il tipico garbo di un film francese, seppure si snodi da Piazza Bra al mare di Gallipoli, ora a bordo di una Fiat 127, ora sullo scompartimento di un treno rigorosamente No Tav. Una preziosa testimonianza di storia e costume degli anni ’80 da leggere ridendo “a denti stretti”, come le barzellette della Settimana Enigmistica, indispensabile passatempo da spiaggia dell’epoca a cui si riferisce. E siccome l’autore è anche un musicista, ci invita a seguire la deliziosa trama con un orecchio su una radiolina sintonizzata sulla cronaca in diretta delle partite di calcio che portarono in trionfo la Nazionale Italiana in Spagna in quella bollente estate del 1982 e l’altro orecchio sulle note di una canzone, “Sweet Jane” di Lou Reed, soffermandoci sull’intro strumentale live del 33 giri “Rock ‘n Roll Animal”.

Nel clima della febbre calcistica che fermò l’Italia intera, partita dopo partita, il protagonista Michele vive i suoi primi turbamenti amorosi invaghendosi della dolce Giovanna, la provocante matrigna di un suo compagno di scuola, di professione hostess, richiamando alle scene cinematografiche de “Il Laureato”, ma anche alle atmosfere scenografiche di quella provincia italiana cara al nostrano Monicelli. Il libro sembra svilupparsi in tre tempi, proprio come una partita di pallone: un primo tempo di riscaldamento narrativo, un secondo tempo incalzante, ironico, che si legge fino a non avere più fiato a forza di correre sul prato verde, per arrivare ai tempi supplementari ricchi di colpi di scena, mentre si tinge di giallo, come il cartellino di ammonimento di un arbitro un po’ noir. Il senso del libro si trova nell’attesa e nell’aspettativa, immedesimandosi nei “trucchetti” che fa Michele per renderle piacevoli entrambe, seguendo una scrittura “slow”, delicata, da conservare tra i racconti di un’era che va di moda catalogare con il marchio “Vintage”.

Web: https://www.catarticaedizioni.com/2022/08/sweet-jane-paolo-perlini.html.

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