Più libertà alle aziende sanitarie per definire modalità e frequenza dei test sugli operatori in base al rischio. L'assessore Lanzarin: «La guardia non può ancora essere abbassata e non lo stiamo facendo»
La Regione Veneto aggiorna il proprio Piano di sanità pubblica, Lanzarin: «Si tratta di un lavoro soprattutto di prevenzione». Negli ospedali dovrà essere eseguito «almeno un test ogni 10 giorni per gli operatori che svolgono attività nei contesti a maggior rischio»
Il governatore ha anche comunicato i dati che vengono presi in considerazione per la classificazione delle regioni in base al rischio Covid: «Rt a 0,68, incidenza settimanale a 14,7 casi su 100mila abitanti e l'occupazione ospedaliera è al 4% in terapia intensiva e al 3% in area non critica»
La novità è stata introdotta dal nuovo piano di sanità pubblica, che prevede un tracciamento allargato anche ai contatti occasionali. Cambia anche il piano vaccini, dando priorità a a chi ha disabilità o malattie tali da renderli più vulnerabili al virus