Approvata nel 1995, la mozione numero 336, impegnava l'amministrazione comunale di Verona a «non deliberare provvedimenti che tendano a parificare i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle famiglie naturali costituite da un uomo e una donna». Il 17 novembre 2022 potrebbe essere revocata insieme alle altre due cosiddette "mozioni omofobe"
Federico Benini che Amia ha provveduto a cancellare la frase dopo essere stata «sollecitata dal sottoscritto» ed Erika Baldin definisce «vigliacchi» gli autori, mentre il consigliere della Lega replica: «Per favore, basta con questa storia che Verona è omofoba»
Federico Benini e Michele Bertucco, in una nota congiunta, attaccano il Consiglio comunale di Verona: «Un ordine del giorno presentato più di tre anni fa e da quasi un anno in calendario ad ogni consiglio comunale. Il criterio adottato crea un precedente e mina alle basi della democrazia»
L'associazione lgbt di Verona ha criticato alcune posizioni espresse dal presidente della cooperativa sociale San Francesco e del gruppo Uniservizi. «Si occupa di accoglienza. È molto grave che si esprima così su coppie gay e sugli omosessuali»
Ancora scontro a distanza tra l'artista che aveva fatto sorgere la polemica dal palco del concerto del Primo Maggio ed il consigliere comunale di Verona, secondo cui: «Se le unioni civili fossero così diffuse, non nascerebbero più bambini»
Federico Benini, capogruppo in Consiglio comunale a Verona per il Partito Democratico, e di Michele Bertucco, capogruppo di Verona in Comune e Sinistra in Comune, tornano alla carica sulla questione delle mozioni votate nel 1995
Il dirigente veronese di Forza Nuova ha criticato la proposta di legge dell'onorevole Zan: «Toglie potere e sminuisce il senso della famiglia». Commento simile anche del consigliere comunale di Verona Bacciga
La mozione approvata dal consiglio comunale e firmata da Bacciga e Zelger ha acceso la miccia delle polemiche e delle manifestazioni, per il ddl che intende punire la discriminazione di individui per il loro orientamento sessuale
Il consiglio comunale di Verona ha approvato il provvedimento contro il disegno di legge in discussione in Parlamento con cui si vuole punire omofobia e transfobia come tutti gli altri comportamenti discriminatori. Inevitabili le polemiche
Alcune associazioni veronesi che difendono i diritti delle persone lgbt criticano l'iniziativa del consigliere comunale veronese il quale vorrebbe che il Comune di Verona sostenesse le posizioni assunte dalla Conferenza episcopale italiana
Formalizzata anche la richiesta di dimissioni per Simone Tebon, il quale aveva usato l'espressione in un commento su Facebook per riferirsi ad un consigliere della locale casa di riposo
Padre e madre, di nazionalità bulgara, insieme ad un complice, avrebbero portato la vittima in Bulgaria, per allontanarla dal compagno e per "educarla" alla eterosessualità
«Nessun processo alle intenzioni», spiega l'ex sindaco che poi però aggiunge: «No a discriminazione di genere e all'omofobia». Giorgio Pasetto (Area Liberal) accusa: «Revocato un mio gazebo richiesto un mese fa, stanno cercando di neutralizzare l’opposizione»
Non sono bastate le scuse pubblicate da Vittorio Di Dio sempre sul social network, l'azienda ha approvato la risoluzione del contratto. Solidarietà a Di Dio da parte di Forza Nuova
Il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona non smette di far discutere. Fuori programma di un attivista dei diritti civili e nuovi attacchi alla giunta. Pd: «Un’iniziativa dalla chiara matrice discriminatoria», M5S: «Idee retrograde e messaggi intolleranti»
In un post su Facebook: «La Fiera di Verona sottolinea che le dichiarazioni rese pubbliche dal dirigente Vittorio Di Dio non esprimono in alcun modo la posizione e il pensiero della società»
«Il 1° gay pride "mascherato" può aspettare», ha scritto l'ex consigliere comunale. Gli organizzatori del Carnevale prendono le distanze: «affermazione intollerabile e odiosa». E il PD mette in discussione il ruolo di Di Dio nella Fiera di Verona
Respinta una prima versione dell'ordine del giorno presentato da Mauro Bonato, ne è stata presentata una seconda versione, poi approvata, in cui il termine "condanna" viene sostituito da "presa di distanza"
Il segretario del PD di Verona ritiene eccessiva la richiesta di cacciare la consigliera comunale dal partito. Intanto Arcigay e Circolo Pink criticano Bonato per il suo ordine del giorno contro le parole di Zelger ritenute omofobe
Uomini e donne dall'orientamento sessuale diverso e che hanno percorso la strada che unisce Grezzana a Stallavena, frazione in cui una coppia gay aveva subito una seconda aggressione nel giro di un mese
La senatrice incontrerà Angelo ed Andrea. Un'occasione per rilanciare la manifestazione di sabato "Mano nella mano contro l'omofobia" che da Grezzana raggiungerà Stallavena
Mentre il consiglio comunale di Verona ha sospeso la votazione della mozione di condanna, sabato 29 settembre chi vorrà potrà mostrare la propria solidarietà in un corteo da Grezzana a Stallavena
Partito Democratico: "Ora analisi e indagini celeri e risolutive". Liberi e Uguali: "Stona il silenzio della Regione Veneto. Giorgio Pasetto: "Chi a Verona ha il coraggio di difendere i diritti delle persone omosessuali?"