La Cgil non ha firmato l'accordo sugli esuberi perché prevedeva dei licenziamenti. La Cisl, invece, l'accordo l'ha firmato e gli esuberi sono passati da 400 a 199, molti dei quali hanno scelto l'uscita dal lavoro incentivata
Il Consiglio regionale ha discusso un'interrogazione a risposta immediata sui licenziamenti dell'azienda veronese: "Non possiamo permettere che la situazione abbia ricadute così drammatiche su 370 famiglie e conseguentemente sui comuni veneti"
Le tre parti si siederanno al tavolo regionale fissato per le 10.30 al Palazzo Grandi Stazioni, per fare il punto della situazione sul Gruppo di San Bonifacio e gli oltre 400 licenziamenti programmati
I licenziamenti all'interno del gruppo saranno 300 solo a San Bonifacio. La dirigenza non vuole neanche discutere di una possibile riduzione e la protesta dei lavoratori continua
L'azienda non apre a nessuna concessione ai lavoratori. I circa 400 esuberi, di cui 300 a San Bonifacio, rimangono e ora i sindacati dovranno discutere degli ammortizzatori sociali
I sindacati Fim-Cisl e Fiom-Cgil respingono la procedura di licenziamento avviata dalla ditta, che prevede il tagli di 404 posti di lavoro, 300 dei quali nella sede di San Bonifacio
Si parla di 400 posti di lavoro a rischio. I licenziamenti non sono ancora partiti, ma da metà ottobre terminerà la cassa integrazione. I sindacati chiederanno quindi un prolungamento degli ammortizzatori sociali
"Invece di progettare un tendone per coprire l'anfiteatro perché non investire sul corpo di ballo?", chiedono i tersicorei dello storico teatro milanese
Il sindacato Fials di Verona si appella alle istituzioni per salvare i ballerini e voltare pagina. "I teatri che hanno chiuso i propri corpi di ballo in nome del risanamento sono in perdita più di ieri"
L'azienda è alla ricerca di un investitore che possa rilevarla, ma intanto parla di confronto con i sindacati per mitigare l'impatto sociale di questa decisione
Il deputato del Pd Vincenzo D'Arienzo e il capogruppo in comune Michele Bertucco, denunciano la strana situazione dello scalo aeroportuale scaligero, tra promesse di rilancio e lavoratori costretti a cercarsi un altro impiego
Sindacati e lavoratori protestano davanti alla sede di Confindustria Verona contro il Piano industriale del colosso della termomeccanica di Legnago. Previsto anche il taglio degli stipendi per combattere il calo di fatturato
Chiesto anche il taglio dello stipendio. Si prevedono comunque investimenti di 22 milioni nei prossimi cinque anni e che entro il 2019 il gruppo ritorni a segnare più di 530 milioni di euro. I sindacati in allarme: via all'assemblea con i lavoratori
Il saldo con le cessazioni, però, è ancora in rosso, così come accade nel complesso del Paese. Tra ottobre e dicembre 2014, la differenza tra 4mila 170 lavoratori assunti e i 7mila 090 lavoratori in uscita dalle aziende è di -2mila 920 unità
Consiglio straordinario a Palazzo Barbieri sulla situazione drammatica all'aeroporto. Mancano sindaco Tosi e vertici della società. L'assessore difende l'ingresso di Save: "Abbiamo le mani legate". Il Pd: "Lo scalo sta perdendo"
Non solo la crisi rischia di appesantire di molto il lavoro di magistrati e cancellieri. I dati sono preoccupanti: in un anno sono aumentate del 30%. Da 617 a quasi 800. Crescono anche sfratti e istanze di fallimento
Gli 8 dipendenti protesteranno per due ore a San Giovanni Lupatoto. I sindacati denunciano "modalità sciagurate" da parte dei vertici della società che conta 89 dipendenti più la logistica. La scoietà: "Notizie false"
I numerosi punti di accoglienza e informazioni sparsi per la provincia (da Legnago alla Lessinia, dal Garda alla Valpolicella) tagliati dalla nuova legge regionale che svuota ancor più di competenza e risorse la Provincia
La crisi della compagnia di proprietà dell’Aga Khan si era aperta già in estate ma solo a settembre era giunta la notizia dell’avvio delle procedure di mobilità. Guai anche alla Riva Acciaio. Parte la Cassa integrazione per 400
Procedure di "riduzione del personale" su cui il sindacato darà battaglia: "Hanno tradito il patto sottoscritto tre anni fa con il Ministero dello Sviluppo. Il governo chiarisca la faccenda e salvi i dipendenti"