Il sottosegretario alla Giustizia: «Occorre infatti elaborare un sistema che limiti preventivamente il più possibile la diffusione delle intercettazioni soprattutto se irrilevanti, a tutela in via prioritaria del cittadino, ma anche della segretezza delle investigazioni stesse»
Il presidente della Regione interviene sulle polemiche seguite all'inchiesta giornalistica andata in onda su Rai 3 in cui sono state rese note alcune sue intercettazioni telefoniche. «Si citano solo tre parole ma non tutta la telefonata»
Il capogruppo Michele Bertucco trova preoccupante l'indifferenza del primo cittadino che definisce le indagini "il solito letame". Il consigliere Papadia: "Tosi ha ragione, è materiale vecchio, buono solo per fare titoloni sui giornali"
Nessun colloquio faccia-a-faccia tra difensori e sostituti procuratori per i prossimi sei giorni. La polemica non accenna a diminuire e in Procura gli animi sono in ebollizione. "Mai usate quelle telefonate"
Parole ingiuriose come "gran maleducato", "bugiardello", "cafona, "stron…", "strega psicopatica", "deficiente". Commenti poi spuntati nei brogliacci contenuti in sei cd e in dotazione alla Procura di Verona per l'inchiesta su corruzione e concussione
Lo sciopero di sei giorni proclamato dai penalisti scaligeri infiamma il dibattito sul diritto alla difesa alla luce delle intercettazioni dell'ex vicesindaco Giacino: "Il capo della Procura minimizza la violazione di una legge"
A quattro mani era stato compilato un documento in cui si ribadiva il diritto alla difesa che spetta ad ogni indagato, come recita la legge italiana. Il capo della Procura fa saltare le mediazioni. Astensioni dall'aula dal 30 giugno al 5 luglio
Le registrazioni della polizia giudiziaria dell'ex vicesindaco e della moglie con i propri avvocati scatenano la battaglia verbale tra Procura di Verona e l'Unione Camere penali: "Diritto alla difesa compromesso"
"Str...", "bugiardo", "cafona", "strega" ai due indagati per concussione. Il capo della Procura scaligera, Mario Giulio Schinaia, su tutte le furie: "Identificheremo i responsabili per azione disciplinare. Imperdonabile caduta di stile"
Accusati a vario titolo di corruzione, turbativa d'asta e falso in atto pubblico. Due dirigenti alla sbarra assieme ad un imprenditore e l'ex direttore, che precisa: "Con quegli appalti ho fatto risparmiare 3,4 milioni"