I minori provenienti dal Paese colpito dal conflitto potranno essere tesserati fino alla fine di questa stagione sportiva. Gravina: «Non ci può essere vera accoglienza se non si permette loro anche di praticare sport»
Gli agenti allievi hanno raccolto del denaro con una colletta e lo hanno usato per comprare medicinali e alimenti per i profughi. E dagli industriali di Venetocentro offerti 240 posti di lavoro
Il presidente della Regione ha fornito dati che confermano la presenza del coronavirus, ma con una più bassa ospedalizzazione. E per le gestione di chi scappa dalla guerra è stata firmata una nuova ordinanza
Potrebbe essere fatto un passo verso la pace, anche se poi nulla sarà più come prima. I russi escono dal Consiglio d'Europa e gli ucraini non potranno dimenticare ciò che hanno subito durante questa invasione
Farmacisti volontari di protezione civile di Verona molto attivi per il popolo ucraino e le scuole di formazione professionale garantiscono porte aperte per i giovani che scappano dal conflitto
Tweet al veleno del presidente di Confindustria Veneto. In difesa del leader leghista, replica l'europarlamentare veronese Borchia: «Parole fuori luogo»
A tredici giorni dall'inizio dell'invasione non si vede ancora la fine del conflitto ed aumenta il numero de profughi verso cui si indirizza la solidarietà di veneti e veronesi
Scarso ottimismo per il terzo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Il conflitto va e andrà ancora avanti e per l'accoglienza dei profughi in Italia si offrono alloggi e si moltiplicano le donazioni
Il presidente della Regione ha aggiornato sull'emergenza coronavirus e ha preso i primi provvedimenti per fronteggiare le conseguenze della guerra, in particolare l'accoglienza dei profughi
Non è stata garantita la sicurezza necessaria per l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha. Intanto la Cina spinge per dei negoziati, finora infruttuosi. E nel Veronese la generosità per il popolo ucraino si manifesta in modi sempre nuovi
Guerra sospesa per poche ore, al fine di evacuare Mariupol e Volnovakha. Ma il conflitto resta acceso e le conseguenze imprevedibili. In Italia ci si prepara ad accogliere tanti rifugiati e proseguono le iniziative di solidarietà
Il presidente della Regione ha mostrato dati sul coronavirus in continuo miglioramento, ma il conflitto in Ucraina ha aggiunto nuovi problemi per il Veneto
Al popolo ucraino che non ha lasciato il paese si inviano medicinali e altri beni di prima necessità. Ai rifugiati si offrono alloggi e cure sanitarie. Mentre molte aziende arrancano
Il presidente della Regione è accusato di usare due pesi e due misure, aiutando i profughi ucraini dopo l'invasione russa ma ignorando i russofoni del Donbass
In poche ore, nel conto corrente creato dalla Regione sono stati raccolti 15mila euro. Tanti cittadini offrono seconde o terze case come sistemazione per i rifugiati e si moltiplicano le raccolte di materiale da inviare in Ucraina
A Verona intensa fiaccolata per la pace e fitti incontri dei sindaci per trovare sistemazioni idonee all'accoglienza di chi scappa da un conflitto ancora acceso, soprattutto a Kiev e Mariupol
Si è ormai arrivati al paradosso che costano di meno i prodotti rispetto agli imballaggi che li contengono. Coldiretti chiede il superamento delle tensioni internazionali e la Regione convoca i rappresentanti delle categorie economiche per un confronto sulle iniziative da intraprendere
«È necessario attuare subito una deroga al Super Green Pass - ha chiedo al Governo il presidente della Regione - E facilitare al massimo le assunzioni di chi è arrivato e cerca lavoro»
I giovani di Coldiretti, all'apertura di Fieragricola, hanno protestato in favore della pace. Una pace che potrebbe essere negoziata per la seconda volta in Bielorussia, ma l'invasione procede
Il sindaco Sboarina offre l'interporto come centro di raccolta nazionale per il materiale da inviare al popolo ucraina. «Ed è tutto pronto per l'accoglienza locale dei profughi». Profughi che possono rivolgersi ad hub vaccinali e centri tampone per ricevere assistenza sanitaria
Matteo Spiazzi, Katia Tubini e Cristiano Zanus Fortes sono atterrati al Catullo partendo con l'aereo da Iasi, al confine tra Romania e Moldavia. Per loro un sollievo che però non placa la rabbia e la tristezza per quanto sta avvenendo al popolo ucraino
Sono allestiti nei negozi Mix Market di Via Adigetto-Piazza Cittadella e di Corso Milano. Si raccolgono «vestiti pesanti, sacchi a pelo, coperte, generatori, estintori, alimenti a lunga conservazione, prodotti per l'igiene personale, farmaci e materiale di primo soccorso»
Tanti cittadini, associazioni e rappresentanti di istituzioni e partiti hanno chiesto a gran voce la pace. E nuovi presidi sono in programma per domenica