A lanciare l'allarme è Cia Verona: «Le aziende che, per vari motivi, non riusciranno a coprire i costi di produzione, in autunno potrebbero addirittura decidere di non seminare nuovamente grano»
«L’eccezionale siccità che colpisce il bacino dell’Adige non potrà essere superata facilmente, anche se nei prossimi giorni il meteo prevede piogge», ha detto il presidente provinciale Andrea Lavagnoli
Andrea Lavagnoli, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Verona, commenta: «Non accettiamo come giustificazione l’esubero di offerta del prodotto, che incide sul ribasso dei prezzi. La produzione ha un valore che equivale a numerose operazioni colturali»
Cia Verona spiega che «normalmente la siccità si accompagna con altre problematiche, in particolare l'invasione degli insetti alieni per quanto riguarda le colture. Problemi anche per le foraggere»
«Quelle delle notti passate sono state gelate per irraggiamento notturno, vale a dire aria al suolo più fredda con bassa umidità e assenza di vento», ha spiegato il presidente di Cia - Agricoltori Italiani Verona, Andrea Lavagnoli
A dirlo il vicepresidente di Cia agricoltori Italiani Verona, Mirko Sella, che ha commentato così la decisione arrivata nei giorni scorsi di Veronafiere
L'iniziativa del gruppo Eurospin ha dato il via alla reazione dell'associazione: «Questa svendita di frutta arriva in un momento dove le aziende hanno dovuto sostenere spese e difficoltà straordinarie a causa del Covid»
L'associazione richiama l'attenzione sulla situazione dell'agricoltura in questa fase di ripartenza dopo il lockdown: «Molte persone non acquistano alcuni prodotti ritenendoli, in rapporto alla ridotta capacità di acquisto, superflui»
A dirlo è Cia – Agricoltori Italiani Verona: «Mancando molta manodopera dall’Est europeo, a causa dell’emergenza Covid-19, è necessario avere da subito la certezza della reperibilità di braccianti»