Sono soprattutto i leghisti veneti ad esultare per il risultato raggiunto. Fratelli d'Italia e Forza Italia rivendicano i rispettivi ruoli. Mentre il M5S esprime preoccupazioni per una riforma «che aumenta le disuguaglianze»
«Ci aspettiamo una giornata storica, come sarà il voto alla Camera per il voto finale che darà avvio alla riforma federalista», ha detto il presidente della Regione
«In questa attesa continuiamo a sostenere la riforma come indispensabile per tutto il Paese, l’unica vera soluzione per ripartire con un nuovo rinascimento che lo trascini fuori dall’immobilismo di decenni», ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia
«Tutti i contributi, gli emendamenti proposti, possono avere una loro utilità, per arrivare insieme a dar vita alla riforma federalista», ha commentato il presidente della Regione
Giuliano Amato, Franco Bassanini, Franco Gallo e Alessandro Pajino avevano il compito di individuare i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale. L'opposizione ora va all'attacco del Ddl Calderoli
Il 10 maggio scade il termine per indicare i soggetti da ascoltare, come ha stabilito la commissione Affari istituzionali del Senato, mentre martedì partono i lavori «del Comitato per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni»
Da Treviso l'ex premier mette in guardia gli imprenditori veneti: «Attenti alle false sirene». E a Verona, il coordinatore provinciale di Sinistra Italiana critica il «neo-centralismo regionale»
«Le fondamenta sono solide e quello di oggi è un progresso importante perché conferma il cammino preso con l’abbrivio di questa legislatura dopo l’impasse di anni», ha detto il presidente del Veneto