Molti casi sono asintomatici, quindi il virus è mutato e depotenziato. Ma è davvero così?
L'analisi del problema fornita dall'Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani
L'analisi del problema fornita dall'Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani
La ricerca servirà per stimare la presenza dei positivi asintomatici e consentire dunque un ritorno rapido alla "normalità", definendo nel modo migliore le strategie della futura "fase 2"
«Si tratta di trovare e isolare i trasmissori inconsapevoli - ha spiegato il prof. Crisanti, ideatore scientifico del piano in Veneto - partendo dal caso positivo e allargando l’indagine per cerchi concentrici, verso la famiglia, il condominio di residenza e il luogo di lavoro»
«I pazienti, durante la parte finale della incubazione, quando ancora stanno bene, possono certamente trasmettere il virus», spiega il noto Immunologo Roberto Burioni