«Eliminazione del 50% dei muri a secco presenti originariamente; modifica del regime idraulico dell'assetto idrogeologico; trasformazione significativa del paesaggio preesistente», questo hanno contestato gli agenti di polizia locale che hanno sospeso i lavori
Le operazioni sono state svolte dai carabinieri con il supporto della polizia locale e hanno permesso di riscontrare numerosi casi: dal chiosco abusivo al solaio trasformato in alloggio, fino alla struttura ricettiva allargata
La procedura per l'abbattimento dei manufatti abusivi finora è stata complicata, ma la speranza è che si possa sveltire grazie al trasferimento in proprietà di tre porzioni di cinta magistrale