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Verona, Balotelli infiamma Hellas-Milan: "Razzismo? Segno e poi parlo"

Super Mario in copertina a torso nudo su "Sports Illustrated". Il magazine americano considera i tifosi scaligeri "fra i più notoriamente razzisti in Italia". Lui: "Spero che a Verona non dicano nulla"

Dopo il Time, che lo inserì nella lista delle 100 persone più influenti del pianeta, un altro magazine statunitense lancia Mario Balotelli. Sulla copertina di "Sports illustrated" Super Mario a petto nudo e con i calzoncini del Milan sembra quasi camminare sull'acqua grazie ad una lastra di plexiglass posizionata su una piscina. L'attaccante del Milan come scrive Sports Illustrated è considerato "l'uomo più interessante del mondo'' perchè "è italiano ma è anche africano, e' il simbolo del Milan ma è anche il simbolo della nuova Europa, è vittima di odio razzista e oggetto di selvaggia adulazione, e' il giovane più forte nel mondo del calcio ed è 'amico' di papa Francesco e dei primi ministri".

L'asso del Milan va poi giù duro sul razzismo: "Non è qualcosa che si può cancellare, il razzismo è come una sigaretta. La gente non riesce a smettere se non vuole veramente. Farò qualsiasi cosa affinché le persone ci riescano". Ma di razzismo nel calcio Balotelli parla a lungo, cogliendo anche spunto dalla sfida d'esordio in serie A del Milan a Verona, i cui tifosi secondo il magazine statunitense sono "fra i più notoriamente razzisti in Italia".

"Spero che non dicano nulla - l'auspicio di Balotelli -. In caso contrario? Proverò a segnare con tutta la mia forza e dopo averlo fatto dirò qualcosa io". In nessun caso, comunque, lascerà il campo come fatto dal suo compagno di squadra Kevin Prince Boateng nell'amichevole contro la Pro Patria. "Per questa stupida regola", dice alludendo alla possibilità di incorrere in sanzioni, comunque esclusa dall'Uefa. "Resterò in campo" assicura la stella della Nazionale azzurra confortato anche dalle parole rivoltegli la scorsa settimana da Papa Francesco dopo l'audizione in occasione dell'amichevole Italia-Argentina.

REAZIONI - Le reazioni non si sono fatte attendere. "Un pregiudizio che sa di provocazione" ha spiegato l'eurodeputato della Lega Nord Lorenzo Fontana. "Falso - dice - i tifosi del Verona non sono i più razzisti d'Italia, anzi. Sono vecchie etichette, smentite negli ultimi anni, quando gli ululati non si sono più sentiti, se non in qualche rara occasione per colpa di una sparuta minoranza. In molti stadi d'Italia la situazione è di gran lunga peggiore".

"La verità - prosegue il capogruppo del Carroccio al Parlamento europeo - è che si tratta di pura provocazione. Il giornalista ha voluto strappare una dichiarazione polemica a Balotelli, sapendo che non sta simpatico al pubblico veronese, per altri motivi che col razzismo non c'entrano nulla, così da scatenare una reazione a catena sabato. L'intento era gettare benzina sul fuoco, intento fallito". Quanto a sabato, "Verona mostrerà la sua maturità - conclude Fontana - Balotelli magari provocherà per farsi insultare, ma il pubblico non ci cascherà. Insultarlo sarebbe fare il suo gioco, così che poi lui possa ergersi a vittima del razzismo e diventare testimonial, la sua migliore operazione di marketing"

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