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L'Hellas mette paura al Toro, ma Zaza salva i granata e firma il pareggio

La rete di Borini dal dischetto arrivata ad inizio di secondo tempo ha portato in vantaggio i gialloblu, ma l'ex Juve ha rimesso il match in equilibrio. Dopo il novantesimo, è arrivata anche la traversa di Belotti, sugli sviluppi di un corner

Torino ed Hellas Verona non sono andati oltre l’1-1 allo stadio Olimpico, nella trentacinquesima giornata di Serie A.

PRIMO TEMPO - Fresco di rinnovo fino al 2023, Juric ha mandato in campo Pessina al fianco di Veloso, vista la squalifica di Amrabat, mentre Salcedo ha completato un terzetto offensivo dinamico con Verre e Borini. La partita ha preso il via subito su ritmi abbastanza alti, ma anche con una certa confusione e diversi errori in fase di impostazione. Numerosi i falli in questa fase, con il Verona che ha cercato di portare il solito pressing alto, forse con un po’ meno energia rispetto al solito, e i granata di Longo che hanno cercato di sfruttare la propria atleticità per chiudere i varchi e mettere pressione sui portatori di palla.
Match dunque piuttosto bloccato con Faraoni che al 12’ ha provato allora ha premiare l’inserimento in area di Borini con un pallone a scavalcare, che l’ex Liverpool non ha impattato per un pelo. Dal quarto d’ora in poi i gialloblu hanno migliorato la precisione del proprio giro palla, mentre Longo ha dovuto sostituire De Silvestri con Aina, a causa di un infortunio alla spalla. Il Toro, bisognoso di punti, ha continuato a spingere più con il cuore che con azioni ragionate, cercando spesso in ripartenza il lancio lungo per Belotti, decentrato sulla sinistra, ma al 18’ è stato Lazovic, dall’altra parte, ad andare in fuga, il quale dopo aver saltato un uomo ha appoggiato dalla linea di fondo per l’accorrente Verre il cui tiro di prima è stato deviato da Bremer e poi bloccato da Sirigu già a terra.
Con il passare dei minuti gli scaligeri hanno iniziato ad eludere più efficacemente il pressing granata a centrocampo, faticando poi a creare pericoli, nonostante un Borini in palla e qualche importante sgroppata dell’ala serba, che al 43’ ha vinto un rimpallo in area guadagnandosi la possibilità di andare al tiro da ottima posizione, ma il suo destro non ha trovato il bersaglio. Meno arrembante sulle fasce, il Verona ha cercato maggiormente gli inserimenti, anche dalle stesse corsie esterne, trovando però la difesa avversaria pronta a respingere gli attacchi.

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SECONDO TEMPO - Nella ripresa i padroni di casa sono tornati in campo con l'intenzione di tenere alta l'intensità, per guadagnare quei punti utili ad avvicinarli alla matematica salvezza. Più compassato il Verona, che ha faticato a spingersi in avanti senza correre particolari rischi. Al 51' Juric ha mandato in campo Eysseric per Verre, ma tre minuti dopo è stato Borini ad incunearsi in area, trovando la chiusura di Lyanco e Nkoulou: quest'ultimo però, nel porsi davanti all'attaccante gialloblu, ha alzato un gomito colpendolo alla gola. L'arbitro Valeri, che non aveva ravvisato la scorrettezza, è stato dunque richiamato al VAR ed è tornato poi sui suoi passi indicando il dischetto: lo stesso Borini si è incaricato del penalty, firmando il vantaggio degli ospiti. 
Colpiti, i granata hanno cercato di reagire trascinati da capitan Belotti, che partendo da sinistra ha cercato di trascinare i suoi, mentre l'Hellas ha provato ad alzare il baricentro. Al 64' Zaccagni ha rilevato Salcedo, con Juric che ha mantenuto dunque un tridente dinamico e "leggero" per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, mentre Longo ha cambiato modulo mandando in campo Berenguer per Lyanco, accentrando così Belotti. Le mosse del tecnico granata sono state ripagate al 67', quando Zaza ha anticipato di testa Gunter su cross di Ansaldi, firmando il pareggio
Rinfrancato dalla parità, il Toro ha provato a cavalcare l'onda emozionale, ma spesso in maniera troppo disorganizzata per sorprendere la retroguardia di Juric. Anche i gialloblu però, dopo qualche minuto di pausa, sono tornati a cercare il gol della vittoria e al 74' Lazovic non è riuscito, dalla zona dell'area piccola, a colpire bene un invitante cross di Faraoni, mentre al 77' Verdi ha solo sfiorato con la testa un traversone arrivato in area e un minuto dopo Borini ha visto Sirigu parare il suo tiro dal limite. Proprio l'ex Liverpool al 79' è stato sostituito da Stepinski, mentre Dimarco ha preso il posto di Lazovic. 
Nel finale però sono stati i padroni di casa ad andare più vicini alla rete. All'81' Berenguer ha servito in area Belotti dopo una fuga sulla sinistra, ma il suo tiro ravvicianto è stato deviato da Rrahmani e messo in angolo dal Silvestri. Subito dopo è stato Verdi a mettere il pallone in mezzo dopo una gran giocata, ma il colpo di testa ancora di Belotti è terminato alto. La replica è arrivata dall'esterno sinistro di Dimarco, che non è andato lontano dall'incrocio della porta di Sirigu. Con le squadre sempre più stanche e lunghe, l'ultimo squillo è arrivato ancora da Belotti, che sugli sviluppi di un corner al 91', ha colpito la traversa con un gran colpo di testa. 

È un buon pareggio quello ottenuto dall'Hellas Verona all'Olimpico, contro un avversario meno organizzato ma che ha messo tutto quello che aveva. La formazione di Juric è apparsa meno "rabbiosa" rispetto ad altre uscite, probabilmente a causa della stanchezza accumulata in questo atipico finale di stagione. 
Ma domenica l'Hellas è atteso da un'altra partita di cartello: al Bentegodi infatti arriverà la Lazio. 

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