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Sport Stadio / Piazzale Olimpia

Il Chievo crolla nel finale all'Olimpico e il Toro lo "incorna" per tre volte

Belotti, Rincon e Zaza firmano il successo casalingo dei granata sulla formazione di Di Carlo, che gioca una buona partita sul piano dell'intensità ma commette troppi errori in fase d'impostazione e sciupa le buone occasioni create

Allo stadio Olimpico Grande Torino, nella ventiseiesima giornata di Serie A, il Chievo Verona trova l'ennesima sconfitta del suo campionato contro i padroni di casa, che si impongono con il risultato di 3-0

Fin dalle prime battute il match si è disputato su buoni ritmi, con entrambe le squadre determinate e aggressive, nel tentativo di raggiungere la vittoria. Ne è nata così una partita molto combattuta dal punto di vista agonistico, ma anche ricca di errori tecnici da una parte e dall'altra, con il Toro che ha provato a mettere sotto pressione i veronesi, sfruttando soprattutto la giornata di grazia di Ansaldi sulla sinistra, senza però riuscire a portare pericoli alla porta di Sorrentino per l'intera prima frazione. L'occasione migliore infatti è arrivata al 9' per gli ospiti, quando una veloce ripartenza ha portato Giaccherini davanti a Sirigu, che ha strozzato troppo il suo sinistro. Al 18' invece il club della diga è stato costretto al cambio per l'infortunio di Schelotto, sostituito da Depaoli, che avrebbe lamentato un problema al ginocchio: saranno ora gli esami strumentali a stabilire l'entità del danno per il laterale argentino. 
Anche per evitare il pressing del Torino, la formazione di Di Carlo in fase di uscita ha spesso cercato di appoggiarsi alle due punte, a volte anche defilate per cercare spazi, e di prendere la difesa granata in velocità: la poca precisione negli ultimi 30 metri però ha vanificato gli sforzi dei veronesi, che hanno trovato solamente una conclusione centrale con Jaroszynski intorno alla mezzora. Nonostante quindi una buona intensità, la prima frazione si è conclusa senza partircolari acuti e con tanti errori in mezzo al campo. 

La cronaca e il tabellino

Decisamente più emozionante la ripresa, con le due formazioni che hanno schiacciato il piede sull'acceleratore per cercare di sorprendere gli avversari. La prima occasione è capitata così a Djordjevic, che da due passi al 48' si è visto prima respingere e poi parare da Sirigu la sua doppia conclusione, divorandosi così l'occasione per indirizzare il match. La risposta granata è arrivata poco dopo con il colpo di testa di Izzo, che ha trovato Sorrentino attento. 
La partita è proseguita con momenti favorevoli alternati per le due squadre, accumunate sempre dai numerosi errori in fase di palleggio, che costeranno poi cari alla formazione ospite. Più in difficoltà sulle palle alte, come mostra la buona occasione sciupata da Belotti al 67', la squadra veronese ha cercato di sfruttare al meglio gli spazi concessi dall'undici di Mazzarri, senza però riuscire a fare veramente male e trovando al 73' la conclusione forte ma centrale di Stepinski, fermata dall'estremo difensore di casa. Un minuto dopo è arrivato anche il secondo cambio forzato per Di Carlo, che è stato costretto a sostituire Jaroszynski per un guaio muscolare, proprio nel momento in cui era necessario produrre il massimo sforzo offensivo per provare a raggiungere il vantaggio. 
E al 76' è arrivata anche l'ennesima beffa della stagione clivense. Da un possesso sciupato a centrocampo, Belotti ha scambiato con Zaza e da fuori ha lasciato partire un missile che ha battuto Sorrentino. Siglata la rete sono saltati gli schemi e, dopo aver rischiato subito l'imbarcata, gli ospiti hanno cercato di gettarsi in avanti, senza però riuscire a trovare la via della porta. Così all'84, su un cross dalla sinistra, in tre non sono riusciti ad impattare il pallone, preso da Rincon che aveva anche subito fallo. Mentre subito dopo è stato uno stanchissimo Giaccherini a non trovare il giusto corridoio per riuscire a chiudere a dovere l'ennesimo contropiede. 
Un finale nervoso ha avuto il suo momento più teso con la scenggiata di Izzo, che intendeva spingere il direttore di gara a rifilare il secondo giallo a Stepinski. Nel recupero poi altri due palloni persi hanno mandato in rete Rincon e Zaza, mettendo definitivamente la parola fine all'incontro. 

Si conferma dunque una stagione nera per il Chievo Verona, che sul campo piemontese gioca anche una buona partita sul piano della voglia e dell'intensità, ma paga, forse oltre misura, i propri limiti tecnici e la sua anemia offensiva. L'undici di Di Carlo, nel corso dei 90 minuti, era riuscito a costruire della buone ripartenze, fallite a causa della scarsa lucidità e precisione negli ultimi 30 metri, mentre il reparto arretrato era riuscito in diverse fasi dell'incontro a proteggere bene Sorrentino e a imbrigliare le frecce granata. 
La salvezza sembra quindi sempre più un miraggio, proprio per queste difficoltà nel creare pericoli agli avversari. Il club della diga ora è atteso dalla sfida casalinga di sabato sera contro il Milan, che verrà al Bentegodi per continuare ad inseguire il sogno Champions League. 

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