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Hellas sempre più giù nel baratro: al Ferraris arriva un'altra deludente sconfitta

Barreto e Quagliarella hanno consegnato alla Sampdoria la vittoria su una squadra che non è mai riuscita a creare un'azione pericolosa e che solamente al 92' ha calciato in porta: così la salvezza sembra diventare un miraggio per la squadra di Pecchia

Ancora una sconfitta, ancora una brutta prestazione. Allo stadio Ferraris l'Hellas Verona viene battuto dalla Sampdoria per 2-0, al termine di una partita che ha confermato ancora una volta tutti i limiti di questa squadra, incapace di costruire e spesso in affanno quando deve difendersi. 
E ancora una vota infatti i gialloblu sono andati in apnea già nei primi minuti, con Caprari che al 2' ha subito costretto Nicolas ad una bella parata con un tiro dal limite, dopo la sponda di Zapata. Il portiere scaligero è stato protagnista anche due minuti dopo sullo stesso Caprari, con un'uscita timorosa che ha concesso il corner ai padroni di casa. 
La Sampdoria insomma ha iniziato a spingere fin dai primi minuti, con un Verona in difficoltà che provava a ripartire a tutta velocità, manifestando gli enormi problemi nel costruire l'azione che lo perseguitano dall'inizio dell'anno e che Pecchia non è ancora riuscito a risolvere. I liguri allora hanno insistito nella propria azione e all'8' Linetty si è letteralmente divorato il gol del vantaggio, calciando addosso a Nicolas l'assist di Caprari, ricevuto in totale serenità nell'area di rigore avversaria. La timida reazione scaligera è tutta un traversone di Romulo, che al 10' Aarons è riuscito solamente a sfiorare con la testa, mentre all'11' Quagliarella ha chiamato l'estremo difensore ospite ad un altro grande intervento per evitare la rete. E anche quando lo stesso Nicolas è stato messo fuori causa, la Samp non è riuscita inizialmente a segnare: al 17' ancora Caprari se ne è andato sulla sinistra, mettendo poi in mezzo sull'uscita del portiere, ma il colpo di testa di Quagliarella ha trovato la deviazione sul palo di Vukovic. Ma al 19' è stato lo stesso Nicolas a rischiare la "frittata", rinviando maldestramente sui piedi dell'ex Juve e Napoli che ha servito Zapata, il quale ha trovato la chiusura dello stesso numero 1.
Balbettante nella manovra, asserragliato in difesa, l'undici di Pecchia non ha capitolato fin da subito grazie ad una bella dose di fortuna, senza riuscire a creare una vera occasione. Ma nella seconda parte del secondo tempo i gialloblu sono riusciti a trovare quelle contromisure che gli hanno permesso di rischiare meno, salvo su qualche mischia in area nata da calcio d'angolo. 

LA CRONACA E IL TABELLINO

Nella ripresa i blucerchiati hanno continuato a spingere e a tessere la loro trama, fino a quando il traversone di Caprari al 49' non ha trovato l'inserimento di Barreto, che di testa ha sbloccato il match. Al 54' poi un errore in disimpegno della difesa scaligera ha messo Quagliarella in condizione di battere a rete da ottima posizione, ma Nicolas ancora una volta gli ha detto No. Un minuto dopo invece è stato Zapata a presentarsi davanti al numero 1, ma il suo pallonetto si è spento sopra la traversa. 
La girandola dei cambi ha portato Verde sul terreno di gioco e proprio l'ala scaligera al 63', ha messo in area un insidioso tiro-cross che è andato vicino alla porta di Viviano, senza trovare compagni pronti alla deviazione. 
La formazione di Giampaolo a quel punto ha abbassato il baricentro e lasciato spazio agli avversari, cercando di sorprenderli in ripartenza. Il Verona dal canto suo non è riuscito a portare una pressione degna di questo nome, cogliendo solamente un palo con Matos al 74', che ha deviato un tiro di Kean da una posizione di netto fuorigioco. 
I giochi sono stati virtualmente chiusi all'84', quando Valoti ha agganciato in area Kownacki e concesso così il rigore a Quagliarella, che non si è fatto pregare ed ha insaccato. 
Nel finale poi Nicolas ha negato per due volte la gioia della doppietta allo stesso Quagliarella, mentre Kownacki ha calciato alto da buona posizione. Da segnalare il primo tiro in porta dell'Hellas: la conclusione debole e centrale di Matos arrivata al 92'. 

Dallo stadio Ferraris di Genova insomma è arrivata un'altra sconfitta senza appello per l'Hellas Verona, dimostrando ancora una volta come questa squadra sia stata male costruita in estate e ulteriormente impoverita dal punto di vista tecnico nel mercato invernale. La capacità di costruire gioco dei gialloblu sembra essere stata praticamente azzerata, con l'undici titolare che prova ad affidarsi alla velocità dei suoi uomini senza riuscire a metterli mai nelle condizioni di creare qualcosa di vagamente pericoloso, come provano i pochissimi tiri in porta eseguiti nelle ultime due partite. Il centrocampo, infatti, attualmente non sembra in grado di far "girare" la squadra, nonostante l'impegno profuso dai suoi interpreti, mentre anche oggi la difesa ha subito "solamente" due gol grazie alla scarsa precisione degli avversari e ad un Nicolas decisivo in più di un'occasione (e decisamente più a suo agio con le mani che con i piedi). 
A tutto questo c'è da aggiungere la quanto meno discutibile capacità di interpretare le partite da parte di Pecchia: Aarons è stato mandato in campo anche oggi dal primo minuto, ma pare essere ancora un corpo estraneo, mentre il cambio Petkovic-Calvano avvenuto al 66' ed in svantaggio di una rete non trova una spiegazione logica. 
Nella prossima giornata l'Hellas Verona farà visita alla Lazio nel posticipo del lunedì: l'impressione però è che serva un vero miracolo sia per battere i biancocelesti, sia per riuscire ad invertire la rotta in una corsa salvezza ancora possibile dal punto di vista matematico. 

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