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Chievo, la situazione si fa complicata: travolto a Roma, ora spera nel Verona

La squadra di Maran è uscita con le ossa rotte dallo stadio Olimpico, dove la Roma si è imposta per 4-1 nonostante abbia giocato in dieci per più di mezzora. E se la Spal fa bottino pieno al Bentegodi, il club della diga si ritroverebbe in zona retrocessione

Pesanta sconfitta per il Chievo Verona allo stadio Olimpico, nel primo anticipo della trentacinquesima giornata di Serie A, dove la Roma si è imposta per 4-0 nonostante l'inferiorità numerica arrivata ad inizio ripresa. 

È stata però per gli ospiti la prima occasione della partita, con Inglese che al 6' ha servito Castro in area ma il suo destro ha solo scheggiato l'incrocio dei pali. Da lì in poi è iniziato il dominio della Roma, con il Chievo costretto a schiacciarsi dietro senza essere in grado di ripartire con velocità e pericolosità. Uno strapotere consolidato già al 9' con la deviazione vincente di Schick, servito sotto porta da Kolarov, e dal palo colto al 9' da Fazio di testa, sul quale poi ha anche salvato Sorrentino di piede. In chiara difficoltà, la formazione di Maran è stata graziata al 14' dal VAR, che ha ravvisato la posizione di fuorigioco millimetrico di El Shaarawy, mentre al 20' è stato ancora Sorrentino a mettere una pezza su Pellegrini, servito da una sponda di Dzeko. 
Il Chievo allora ha cercato di alzare il livello di aggressività e la partita ha iniziato a scaldarsi anche sotto il profilo dei nervi, con diversi e tante proteste da ambedue le parti. Alzando il baricentro però, la formazione ospite non è riuscita ad occupare bene gli spazi e al 28' solo il palo ha negato il raddoppio di El Shaarawy, mentre due minuti dopo la deviazione volante di Dzeko è terminata di poco. Il bosniaco però si è rifatto poco dopo, riuscendo a mettere in rete il traversone del solito Kolarov. 

IL COMMENTO

Nella ripresa è sceso in campo un Chievo più propositivo, ma al 49' è stato Sorrentino a dover fermare nell'uno contro uno Dzeko. 
Nonostante la scarsa pericolosità e rabbia agonistica, la squadra di Maran ha avuto l'occasione per riaprire del tutto la partita e girarne l'inerzia a suo favore. Dopo aver rischiato l'autogol due minuti prima, Juan Jesus si è lasciato scappare in area Inglese per poi trattenerlo quando si è trovato davanti ad Alisson. Nessun dubbio per Calvarese: calcio di rigore e cartellino rosso, confermati anche dal VAR. Sul dischetto è andato lo stesso Inglese, che si è lasciato però ipnotizzare dal portiere brasiliano. 
Con un uomo in più e più di mezzora a disposizione, ci si aspettava un Chievo arrembante e aggressivo, ma la squadra di Maran ha provato solo a portarsi in avanti con poca convinzione, senza riuscire a spaventare l'avversario e venendo quindi punita in contropiede. Al 61' il diagonale di Kolarov si è concluso di poco a lato, ma 4 minuti dopo El Shaarawy è stato libero di percorre metà campo con la palla al piede, di puntare Gamberini e di siglare il 3-0. Oramai arresosi agli avversari, il Chievo due minuti dopo ha subito anche il poker di Dzeko, mentre negli ultimi minuti è arrivata la rete della bandiera di Inglese, con un bel colpo di testa. 

GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA

Non c'è stata veramente storia allo stadio Olimpico, con la squadra di Maran che neppure in superiorità numerica è riuscita a mettere pressione agli avversari. Il Chievo di oggi sembra la brutta copia di quello visto ad inizio stagione: meno organizzato in difesa, poco determinato e spesso sulle gambe. 
La prossima settimana al Bentegodi arriverà il Crotone e lì l'unico risultato utile sarà la vittoria, ma nel frattmpo il club della diga dvrà sperare che i cugini dell'Hellas non perdano domenica contro la Spal, per non ritrovarsi già al terzultimo posto in classifica. 

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