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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pellegrini "sposa" Verona: "Qui sto bene, c'è aria di casa"

La campionessa olimpica in ritiro prima della partenza per Londra si è concessa alla stampa e, dopo aver parlato di sport e avversarie, ha anche espresso il suo amore per il capoluogo scaligero

Federica Pellegrini, dopo gli allenamenti a Tenerife, è da qualche giorno a Verona per preparare quelli che oramai sono i dettagli in vista della spedizione olimpica, e proprio all'ombra dell'Arena la regina del nuoto italiano si è concessa alla stampa, parlando di quello che sarà il suo impegno a Londra. Quella britannica sarà la sua terza Olimpiade, dopo l'argento nei 200 stile libero ad Atene e l'oro, sempre nei 200, a Pechino. Ora, nella capitale inglese, Federica si dovrà giocare tutto.La nuotatrice veneta parte subito dai lati positivi, e spiega: “Da un punto di vista organizzativo quella di Londra è un'Olimpiade che presenta dei vantaggi rispetto a Pechino. In Cina abbiamo nuotato le batterie nel pomeriggio e alla mattina sono state disputate le finali con la sveglia alle 4. Non era certo il massimo, ora, invece, tutto torna alla normalità". 

Interrogata quindi sulla competizione, Federica non nega di aver osservato le sue rivali, la francese Camille Muffat, le americane Allison Schmitt e la baby Melissa Franklin: "Direi una bugia se dicessi che in questi mesi non mi sono accorta dei tempi che stanno facendo, soprattutto della crescita della Muffat. Ai Trials non credo poi che la Franklin abbia spinto troppo, a lei interessava fare il tempo per le Olimpiadi e basta. Ma non voglio pensare alle avversarie, voglio solo concentrarmi su me stessa. Ho fatto un ottimo lavoro, sono pronta". Un lavoro portato avanti nell'avvicinamento ai Giochi con Claudio Rossetto, dopo il divorzio dal francese Lucas e la breve parentesi con Bonifacenti. "Dopo il cattivo risultato sui 400 metri a Debrecen - spiega Federica - ci siamo parlati a lungo e abbiamo pianificato le tappe di avvicinamento verso Londra, compreso rimanere qui a Verona prima della partenza”. Proprio sul suo ritiro scaligero Federica ci tiene a spendere qualche altra parola: “A Roma non si sta male, sia chiaro. Però le condizioni qui sono migliori e forse io non amo troppo le grandi città”, d'altronde l'aria di casa fa sempre piacere e Verona è senz'altro più familiare della Capitale per la venetissima Pellegrini.

Gli obiettivi di Londra, comunque, sono fissati da tempo: "Gareggerò sui 400 e sui 200. Farò anche la batteria della staffetta 4x100 che è fissata per il primo giorno di gare. È un'occasione per preparare al meglio gli impegni successivi, ma se ci qualificheremo toccherà alle ragazze andare avanti". Quello che può spaventare Federica è la grande pressione che c'é e non solo nel mondo del nuoto, su di lei. Le grandi aspettative di tutto lo sport italiano. “È la mia terza Olimpiade, a questo tipo di pressioni - dice - ci sono abituata. E poi ammetto che sono egoista nell'affrontare queste competizioni. Penso solo a me e alla mia gara. Un po' come a Pechino, mi creo una bolla tutta attorno e ci faccio entrare solo le persone che mi rendono serena e tranquilla". 

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