Paralimpiadi di Tokyo, comincia l'avventura dei veronesi Brunelli e Falco
Comincia la veterana della nazionale italiana di tennis da tavolo che domani affronterà prima un'avversaria argentina e poi una croata. Per Michela Brunelli è il quarto appuntamento paralimpico consecutivo. Federico Falco, invece, è al debutto
Sarà domani, 25 agosto, il debutto alle Paralimpiadi di Tokyo della prima pongista veronese che fa parte della squadra azzurra, guidata dal direttore tecnico Alessandro Arcigli e dall'allenatore Donato Gallo. Michela Brunelli, che con i suoi 47 anni è una veterana della squadra azzurra, alla sua quarta presenza paralimpica consecutiva, giocherà in classe 3 nel girone di qualificazione del singolo femminile domani alle 3.20 (ora italiana) contro l’argentina Veronica Soledad Blanco e alle 11.40 contro la croata Andela Muzinic, da lei già battuta a Rio e agli ultimi Europei. Giovedì alle 13.40 sarà invece in campo a battersi contro la messicana Edith Sigala Lopez.
L'altro veronese del tennis da tavolo è Federico Falco, 27 anni, alla sua prima Paralimpiade, e giocherà venerdì contro l'argentino Fernando Eberhardt.
Michela Brunelli è carica: «Sono pronta per dare il massimo, saremo in sedici e sono l'ottava del ranking. Avremo cinque gironi, quattro da tre e uno da quattro, e le prime due di ognuno saranno ammesse al tabellone. Nel mio gruppo avrò una testa di serie e poi bisognerà avere un po' di fortuna nel sorteggio, per pescare un'avversaria più alla portata. Io mi gioco le mie carte: il mio gioco è al 70-80% d'attacco e quando c’è la chance per attaccare non ci penso un secondo e sono anche efficace. Mi batto bene anche con il rovescio: mi affido a un taglio molto insidioso e fastidioso».
Federico Falco vive invece l'emozione del debutto: «A Tokyo non sarò tra i favoriti assoluti, ma ho una grande voglia di fare bene e di provare a mettere i bastoni tra le ruote degli atleti che hanno qualcosa più di me, sia come esperienza, sia come bagaglio di medaglie alle spalle. Ho comunque alle spalle due Mondiali e tre Europei e so che imparare a gestire l'emozione può fare la differenza. Sicuramente l'esperienza degli ultimi Europei, dove ho conquistato il bronzo, mi darà supporto nel gestire al meglio le difficoltà».