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Sport Stadio / Via San Marco, 114

Luci (spente) al Payanini Center, diffida e polemiche. Tosi: «Bastava una proroga»

Fulcro pulsante dell'attività sportiva e sociale del Verona Rugby, il Payanini Center ha ricevuto una diffida dal Comune, giudicata da Tosi «irrispettosa nei confronti della famiglia che ha messo soldi suoi, milioni di euro, per costruire un impianto che è un lustro di Verona»

«L'impianto sportivo più bello e più all'avanguardia nella forma e nella sostanza che abbiamo in Italia, e tra i primi d'Europa. Un gioiello dello sport che tutti i giorni richiama sportivi ed appassionati, grandi e piccini, intere famiglie. Ma soprattutto un progetto sociale-sportivo per i ragazzi unico nel suo genere». Queste le parole impiegate dal consigliere comunale della Lista Tosi a Verona Alberto Bozza, in riferimento all'impianto Payanini Center di San Massimo, fiore all'occhiello del rugby e centro aggregativo di grande importanza sociale per moltissimi giovani.

Inaugurato lo scorso 23 ottobre, lo stadio è finito al centro delle polemiche dopo che nelle scorse ore è stata divulgata la notizia di una diffida proveniente dall'amministrazione comunale che intimerebbe di tener spente le luci esterne del Payanini Center «fino ad avvenuto adeguamento». Nella missiva del Comune si menziona la normativa che regola «l'inquinamento luminoso», ma in un messaggio postato su Facebook l'imprenditore di origini dominicane Vladimir Payano, marito di Raffaella Vittadello (presidentessa del Verona Rugby ed artefice del "miracolo" sportivo ed imprenditoriale Payanini Center), ha parlato esplicitamente di «ennesima aggressione da parte dell'amministrazione comunale».

A difesa della presidentessa e della società sportiva Verona Rugby si è schierato per l'appunto il consigliere comunale Alberto Bozza, ex assessore allo Sport durante l'era tosiana: «Le istituzioni comunali, - ha spiegato Bozza - anziché mettersi al fianco e scendere in campo assieme con orgoglio, preferiscono abbandonare nel vortice della burocrazia la società del Verona Rugby, bersagliata in questi mesi da una serie di ordinanze di chiusura. Esprimo al sig. Payano e alla Presidente Raffaella tutta la mia solidarietà e scongiuro loro di non mollare perché i veronesi e lo sport tifano per il Center e per lo straordinario progetto che lo stesso rappresenta».

Anche lo stesso ex sindaco di Verona Flavio Tosi è "sceso in campo" per difendere il Payanini Center e la realtà sportiva e sociale che gli ruota attorno, giudicando spropositata la richiesta avanzata dall'amministrazione Sboarina: «La diffida del Comune alla famiglia Payano di spegnere le luci del "Payanini" è una decisione assurda, immotivata, ingiustificata. - ha attaccato Flavio Tosi -  La diffida è irrispettosa nei confronti della famiglia che ha messo soldi suoi, e parliamo di milioni di euro, per costruire un impianto che è un lustro per la città e che sta dando la possibilità a tanti ragazzi di praticare il rugby, ma in generale attività sportiva e sociale. Gli impianti non sono fuori norma, - ha quindi specificato Tosi - sono "troppo luminosi". Bastava una proroga in attesa che la società Verona Rugby presentasse come da accordi tutta la documentazione tecnica e la situazione si sarebbe risolta. Purtroppo - ha quindi concluso Tosi - si conferma la visione poco acuta della città della Giunta Sboarina, che vede i grandi imprenditori come un problema e non come una risorsa».

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