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Martedì, 23 Aprile 2024
Sport Stadio / Piazzale Olimpia

Chievo Verona sconfitto 5-1 all'Olimpico. La Lazio dilaga solo nel finale

Primo tempo troppo passivo per i giocatori di Maran, a cui il Var toglie un rigore assegnato. Meglio i gialloblu nella ripresa, ma la doppietta di Milinkovic-Savic spegne le speranze e favorisce la goleada

Continua ad essere la partita con la Spal del 25 novembre 2017 l'ultima vittoria conquistata dal Chievo Verona in Serie A in questo periodo davvero negativo per i gialloblu che, contando anche la sfida di oggi 21 gennaio con la Lazio, hanno raccolto solo due punti nelle ultime sette partite. I biancocelesti invece sono decisamente in forma, nonostante le soste del campionato. Aveva chiuso il 2017 e il girone di andata pareggiando con l'Inter, aveva aperto l'anno nuovo nel giorno dell'Epifania vincendo con la Spal 5-2, e con il Chievo riesce a fare anche meglio segnando lo stesso numero di gol e subendone uno in meno. Una Lazio, comunque, non brillantissima come al solito, ma capace di controllare l'incontro per tutto il primo tempo, di soffrire all'inizio del secondo e di dilagare nel finale, contro un Chievo per larghi tratti passivo e a volte sprecone.

Il tecnico dei gialloblu Rolando Maran schiera Sorrentino in porta; difesa a quattro con Cacciatore e Gobbi sugli esterni, Bani e Tomovic come centrali; centrocampo con Radovanovic, Hetemaj e Bastien; Birsa leggermente avanzato dietro a Pucciarelli e Stepinski perché Inglese è infortunato. Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, risponde con il portiere Strakosha; difesa a tre con De Vrij tra Wallace e Bastos; centrocampo a cinque con Leiva centrale, Parolo e Milinkovic-Savic ai suoi fianchi, Lulic e Marusic sulle fasce; in attacco c'è solo Immobile con alle sue spalle Luis Alberto.

I primi minuti di gara servono alle due squadre per prendersi le misure. La Lazio è più intraprendente e prova sia con lanci lunghi per Immobile che con dei cross dagli esterni. Il Chievo è guardingo, forse troppo e resta sempre troppo basso per prendere delle iniziative offensive interessanti. Così il più attivo di gialloblu è Sorrentino che per ben due volte deve uscire dai pali per anticipare gli attaccanti biancocelesti, riuscendoci molto bene. Gli inserimenti offensivi di difensori e centrocampisti gialloblu non ci sono e per questo l'unica arma in mano al Chievo e quella del lancio che scavalca il fitto centrocampo della Lazio per pescare i due attaccanti approfittando magari di qualche leggerezza della difesa laziale. Per dieci minuti non succede quasi nulla, se non un infortunio muscolare a Ciro Immobile che comunque prova a restare in campo stringendo i denti. Un cross sbilenco di Parolo rischia di diventare un tiro che rimbalza sulla traversa ed esce, Sorrentino comunque era ben piazzato. Nell'azione successiva Birsa guida un contropiede del Chievo ma invece di servire i compagni in una situazione dei tre contro tre tira in porta. Il suo tentativo è però debole e impreciso. La prima parata della partita è di Sorrentino che al 13' può bloccare a terra su una conclusione di Milinkovic-Savic. L'azione si era sviluppata bene sulla fascia sinistra dove Lulic ha crossato un buon pallone, Gobbi non è riuscito a liberare e così la palla è finita sui piedi di Marusic che invece di tirare ha servito Milinkovic-Savic che ha preferito la precisione alla potenza. Sorrentino non si è fatto sorprendere. La risposta del Chievo arriva al 15' con un lancio lungo di Gobbi per Pucciarelli che di spalla serve il compagno di reparto Stepinski. Il polacco tira ma De Vrij respinge. Si può dire che il primo tempo del Chievo Verona si chiude quasi qui, perché (gol subito a parte) il resto del primo tempo è tutto della Lazio. Il fraseggio biancoceleste libera spesso un giocatore al tiro e dopo qualche tentativo il fortino del Chievo capitola. Al 19', Marusic vince un altro duello aereo con Gobbi su cross di Lulic e guadagna un angolo. Al 21' Luis Alberto che spazia su tutto il fronte d'attacco vede lo scatto di Milinkovic-Savic nell'area del Chievo, l'assist è perfetto, Milinkovic-Savic crossa e trova tutto solo Immobile che di testa spedisce verso la porta veronese, ma Sorrentino con i pugni respinge. Al 23' il vantaggio della Lazio firmato da Luis Alberto. È proprio lo spagnolo ad innescare Marusic sulla fascia sinistra, seguendo la sua progressione. Marusic con una finta si libera di Gobbi ed entra in area, dove però le maglie gialle degli avversari sono tante e quindi l'esterno laziale opta per un retro passaggio verso Luis Alberto che tira. Il pallone è sparcato da Bani e Sorrentino non riesce ad evitare il gol del numero 18 della Lazio. Ci si aspetta che il gol cambi la partita e che il Chievo si faccia più propositivo. Passano due minuti e arriva il pareggio. Al 25', lancio lungo di Radovanovic, Pucciarelli controlla magnificamente il pallone, mentre i difensori della Lazio (in particolare Bastos) non intervengono con la giusta decisione. Una leggerezza che Pucciarelli punisce con un bel tiro al volo che batte Strakosha. In due minuti si è passati dallo 0-0 all'1-1 e quasi per la Lazio è un bene perché il Chievo Verona dopo aver trovato questo gol di sorpresa torna a chiudersi nella propria metà campo senza sviluppare un minimo di gioco offensivo. Così la Lazio torna a fare il suo gioco e al 33' si riporta in vantaggio. Luis Alberto e Lulic lavorano un bel pallone sulla fascia sinistra. Invece di crossare, Lulic passa rasoterra a Parolo che controlla il pallone, vedendo però Milinkovic-Savic pronto al tiro. Parolo lo lascia quindi calciare di prima dal limite dell'area e il tiro è sia potente che preciso, indirizzato nell'angolo alla destra di Sorrentino. Il portiere del Chievo forse è rimasto sorpreso dal tiro improvviso di Milinkovic-Savic e pur tuffandosi non intercetta la sfera. La Lazio torna meritatamente in vantaggio. Simone Inzaghi decide allora di richiamare Immobile che non riesce più a stare in campo. Entra Felipe Anderson e dal punto di vista tattico la Lazio deve cambiare pelle perché si ritrova senza un centroavanti puro e quindi con un falso nueve. L'assenza è comunque mitigata dalle buone giocate in velocità e palla a terra di Felipe Anderson. Tanto che è ancora la Lazio ad essere pericolosa prima con un'azione corale che però non porta nessun biancoceleste al tiro, poi ancora con una serie di passaggi che culminano con il tiro, comunque debole, di Felipe Anderson. Ci proverà poco più tardi, al 42', Marusic di testa, staccando ancora su Gobbi ma la palla finisce sull'esterno della rete. Nel finale di primo tempo, il Chievo Verona ha l'occasione per pareggiare. Un passaggio sbagliato di Bastos permette a Pucciarelli di scattare in contropiede, la difesa della Lazio c'è ma non è ben posizionata. Pucciarelli scambia con Birsa e sul passaggio di ritorno prova a calciare in porta. La palla carambola sui difensori della Lazio e finisce su Stepinski che cade per un contatto con Lulic. L'arbitro Abisso fischia il rigore, ma poi gli assistenti al Var gli comunicano che la decisione potrebbe essere sbagliata. Abisso vuole rivedere con i suoi occhi l'azione e si reca al monitor per controllare. Al suo rientro in campo, il direttore di gara fischia e ritorna sulla sua decisione, niente rigore al Chievo Verona.

L'episodio che ha chiuso di fatto il primo tempo e il conto dei gol fanno scendere in campo nel secondo tempo un Chievo Verona finalmente più aggressivo. La Lazio si deve difendere e Strakosha deve scaldare subito i guantoni al 48' per un bel tiro a giro di Pucciarelli. Il portiere della Lazio in tuffo devia in angolo. Al 51' è ancora la difesa della Lazio a regalare palla agli avversari. Wallace serve involontariamente Stepinski che dalla fascia destra può entrare in area praticamente indisturbato, Birsa è pronto a raccogliere un assist sul primo palo, Pucciarelli sul secondo, la difesa della Lazio è quasi del tutto ripiegata, ma Stepinski non riesce a capitalizzare la chance, tirando la palla fuori dallo specchio della porta. L'occasione mancata non demoralizza però il Chievo, che continua ad attaccare. Il migliore in campo dei gialloblu è senza dubbio Pucciarelli che prova in ogni modo a rendersi pericoloso. La Lazio prova a pungere in contropiede e va vicino al terzo gol con Parolo che si inserisce alla perfezione su cross di Marusic, il suo colpo di testa però finisce fuori. I due allenatori provano qualche cambio, Maran richiama Stepinski e fa entrare Pellissier, Inzaghi mette in campo Lukaku e per Lulic (unico ammonito della partita). Al 69' il gol che decide la partita. Fino a quel momento era stato il Chievo ad andare più vicino alla segnatura, ma saranno i laziali a realizzarla. Su cross di Marusic la difesa del Chievo è brava a respingere, ma è altrettanto bravo Leiva ad intercettarla e a pennelare un pallone morbido per l'inserimento di Milinkovic-Savic scattato proprio sul filo del fuorigioco. Il serbo ha così la possibilità di calciare al volo e battere Sorrentino per la seconda volta. Per Milinkovic-Savic è la prima doppietta all'Olimpico, stadio che poco dopo gli riserverà una standig ovation al momento della sostituzione con Nani. Anche Maran, prova gli ultimi cambi, dentro Leris per Birsa e Garritano per Bastien, ma sono i nuovi entrati della Lazio ad accendere gli ultimi dieci minuti dell'incontro. Lukaku e Nani accendono una partita che per il Chievo è completamente spenta. Il gol del 4-1 arriva all'86' con Bastos che era rimasto in zona d'attacco. Il difensore, riceve il pallone da Nani, si gira e tira trovando la schiena di Tomovic. La deviazione mette fuori causa Sorrentino. Due minuti dopo, Lukaku parte sulla fascia sinistra e si accentra avvicinandosi all'area del Chievo. Il passaggio è per Nani che resiste ai contrasti dei difensori del Chievo e rischia di scivolare mentre tira in porta. La traiettoria della palla è comunque perfetta e termina vicino al palo alla destra di Sorrentino.

Risultato finale: 5-1. Giusto se si valuta il Chievo del primo tempo, eccessivo se si guarda il modo con cui i veronesi sono scesi in campo nella ripresa. Il triste inverno di Maran, a secco di vittorie da due mesi ormai, potrebbe continuare anche sabato prossimo 27 gennaio, con i gialloblu che ospiteranno al Bentegodi al Juventus. Se non si fossero messi da parte tanti punti durante l'autunno, la classifica del Chievo Verona adesso sarebbe davvero problematica. La zona retrocessione è a sei punti di distanza, veramente pochi se il Chievo non ritroverà presto il successo.

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