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La rivoluzione di Giannini gli salva la panchina dell'Hellas

Fuori tutta la vecchia guardia, la porta stavolta rimasta inviolata

Dieci per il coraggio dell'allenatore, dieci per la concretezza della squadra, dieci, una volta tanto, per la porta inviolata. La data del 10.10.10. si può leggere così in casa Hellas Verona all'indomani della vittoria al Benelli di Ravenna. Il Principe in panchina ha osato, e le sue scelte lo hanno ripagato con un altro po' di tempo da parte della società per cercare il Verona che il tecnico romano sogna.

Fuori dal campo tutta la vecchia guardia (c'era solo Rafael dei titolari dell'anno scorso), dentro solo chi ha dato certezze al tecnico in settimana. E così Esposito è andato in tribuna mentre l'ex capitano Ceccarelli in panchina. In difesa spazio a Campagna, Maietta, Abbate e Scaglia, davanti Mancini insieme a Le Noci e Pichlmann, confermatosi con il gol l 20' di  categoria superiore. Il Ravenna poi ha fatto il resto risultando piuttosto sterile anche in svantaggio e prima dell'espulsione di Sabato..

Unico problema il non aver chiuso la partita quando bisognava, un difetto di concretezza che aveva però anche l'Hellas di Remondina. Ora non resta che sperare che il successo abbia dato la carica ai ragazzi senza illuderli di essere "arrivati", effetto che aveva avuto la goleada di Monza. Domenica al Bentegodi arriva l'Alessandria vicecapolista. Questa la classifica dopo l'ottava giornata: Salernitana 16; Alessandria 15; Spal 14, Sorrento, Reggiana e Gubbio 13; Cremonese e Lumezzane 12; Paganese 10; Hellas, Pergocrema, Sudtirol e Monza 9; Bassano e Pavia 8; Rimini e Spezia 7; Como 6.

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