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L'Hellas vola davvero, ma attenzione alle vertigini

Dopo l'impresa di Parma sabato c' il Livorno. In una serie vincente l'incidente dietro l'angolo

Battere una squadra della massima serie per una di B non avviene tutti i giorni. La Coppa Italia sarà pure una manifestazione snobbata dalle grandi squadre, ma per chi non ha velleità europee è una vetrina importante. Anche se magari i titolari non sono tutti presenti in campo. Quella del Tardini è un'impresa che lascia un retrogusto dolce, quello degli anni in cui l'Hellas era stabilmente una squadra di serie A.

La differenza è che la rosa odierna è priva di giocatori con un'esperienza stabile nella categoria superiore, quindi l'entusiasmo si decuplica. Ora il Livorno, sfida con un'altra nobile decaduta del nostro calcio, e poi la "partita vetrina" con la Lazio. Chissà se Juan Ignacio Gomez Taleb, l'autore della seconda rete al Tardini, sarà ancora in campo. Intanto la sua gioia non accenna a diminuire: "Beppe Russo ha messo al centro un gran pallone - ha raccontato - sono stato fortunato a colpirlo bene e mandarlo in rete. Non nascondo la mia felicità, battere una squadra di A dotata di grandi campioni è un'emozione incredibile. Complimenti all'Hellas, e a chi pur giocando meno ha sempre dato il massimo". Una prima volta da incorniciare: "Non avevo mai affrontato una squadra della massima serie, pure per questo sono contento del gol. Sabato - ha concluso l'attaccante - ci aspetta il Livorno, l'obiettivo è continuare su questa strada. Il segreto sta nel lavoro settimanale, oltre che nel grande impegno da parte di tutti".

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